Sembra proprio che le piastrelle si stiano rivelando un ottimo modo di tutelare l’ambiente. Infatti, dopo le piastrelle realizzate riciclando il vetro dei vecchi televisori ora arrivano anche quelle capaci di produrre elettricità.
L’idea di produrre energia elettrica sfruttando (attraverso la pavimentazione) l’energia cinetica prodotta dai pedoni non è nuova, ma ora pare che una società sia intenzionata a sfruttare commercialmente tale opportunità. Si tratta della Pavegen Systems, che nel corso del 2010 dovrebbe iniziare a commercializzare una piastrella capace di catturare l’energia prodotta dai nostri passi.
La piastrella, grazie ad un movimento di circa 5 mm innescato da ogni passo, riesce a convertire l’energia cinetica in elettrica, che viene accumulata in apposite batterie al litio per poter poi essere sfruttata in un secondo momento.
Posizionare una simile pavimentazione in luoghi particolarmente affollati permetterebbe di sfruttare il movimento dei passanti per produrre energia elettrica in modo pulito.
La piastrella contiene anche un sistema di illuminazione a LED che, sfruttando il 5% dell’energia prodotta da ogni passo, produce una luce che segnala ai passanti l’avvenuta creazione di elettricità.
Pavegen Systems ha già pensato anche a diverse linee di piastrelle: sia per esterni che per interni. Un progetto particolarmente utile è, ad esempio, quello relativo all’utilizzo delle piastrelle energetiche dotate di luce per i passaggi pedonali. In questo modo, in caso di attraversamento pedonale, le piastrelle si illuminano fornendo agli automobilisti in arrivo un ulteriore segnale visivo.
Le nuove piastrelle non sono però eco-friendly unicamente per il fatto di riuscire a generare energia in modo pulito, ma anche per essere realizzate quasi interamente con materiali riciclati, come la gomma degli pneumatici usati.
Si stima inoltre che in poco più di un anno l’energia prodotta dalle piastrelle energetiche avrà ripagato ampiamente il loro costo. Si ipotizza che queste prime versioni abbiano un’aspettativa di durata di circa 5 anni, a patto che venga effettuata regolare manutenzione.