Dopo l’aspra polemica dello scorso mese tra Fiat e il Ministro dell’ambiente Corrado Clini sembra essere tornata la pace.
A settembre infatti la casa automobilistica era stata accusata dall’organo governativo di aver ricevuto fondi dal Ministero per un progetto green nel settore auto che poi non si era verificato, ma il denaro era stato incassato comunque.
La risposta di Sergio Marchionne, immediata e schietta, aveva definito “ingeneroso” il Ministro ricordando il primato della storica azienda torinese nella la produzione di auto con le più basse emissioni di CO2.
In questi giorni invece è stato lo stesso ministro Clini ad annunciare una collaborazione con Fiat per la produzione di auto ecologiche dopo il vertice di Pomigliano D’Arco.
La decisione presa è quella di concentrarsi sulla motorizzazione e la componentistica per inserire a pieno titolo il settore auto nella sfida ambientale.
Questa operazione del ministero dell’Ambiente si aggiunge alle più recenti dando continuità alla green economy. Vengono infatti sostenute in questo campo sia le piccole sia le grandi imprese orientate a puntare sul rinnovamento eco.
Obiettivo tra i tanti è quello di esportare anche all’estero un Made in Italy nuovo e green che sia in linea la tradizione ma anche con l’ambiente.
Per il mercato automobilistico l’orientamento verso il green non è solo un miglioramento qualitativo e ambientale, bensì una necessità, viste anche le imposizioni di nuovi limiti di emissioni a partire dal 2020.