Il divertimento milanese sta maturando una coscienza ecologica. Siamo ancora in una fase iniziale, ma i segnali sono inequivocabili: l’immagine frivola e sprecona delle notti meneghine – si sta piano piano sbiadendo.
In particolare, quattro locali – dal Magnolia al Live Club di Trezzo sull’Adda – hanno promosso “Non ci sono più i bicchieri di una volta”, una singolare iniziativa a difesa dell’ambiente: in questi locali si utilizzano bicchieri e cannucce biodegradabili, realizzati interamente in amido di mais. Questa, tuttavia, non è la sola idea eco responsabile messa in atto: il Magnolia, ad esempio, fa esclusivamente uso di detersivi ecologici e produce autonomamente l’energia grazie a un impianto fotovoltaico.
Non mancano drink e spuntini a “impatto zero”: il Lifegate Cafè sintetizza la sua volontà di rispettare il più possibile l’ambiente nello slogan “Un locale a impatto zero”. Qui, ad esempio, vengono calcolate le emissioni di anidride carbonica prodotte dal locale e vengono “ricompensate” con riforestazioni nel Parco del Ticino, in Brasile o in Costarica. Il bar, inoltre, utilizza energia prodotta da fonti rinnovabili e l’arredamento è in larga parte fatto di materiali di recupero: tutte le materie prime utilizzate sono di origine biologica, provenienti da coltivazioni senza pesticidi. In lista si trova addirittura Quinoa, una birra equosolidale.
Nel bel mezzo dell’intenso traffico dei Bastioni di Porta Volta sorge lo storico Atm Bar, concepito con criteri interamente ecosostenibili: le vernici sono studiate per abbattere le micro polveri, le piastrelle sono trattate con materiali non inquinanti e il pavimento del terrazzo è stato realizzato con materiale di recupero; per limitare gli sprechi d’acqua, poi, è stato ideato un impianto di filtraggio e riciclo degli scarichi del bagno. L’iniziativa più insolita ma più rappresentativa di questo spirito ecosostenibile resta, comunque, l’orto allestito in terrazzo.