I condizionatori d’aria per uso domestico – soprattutto quando si raggiungono picchi di caldo – consumano tantissimo, ma in molti casi non è proprio possibile limitarne l’uso. E allora, oltre ai miglioramenti già ottenuti sul piano dell’efficienza energetica, è possibile ridurre ulteriormente e in misura considerevole il consumo energetico. Come? Grazie ad una scelta consapevole del prodotto. L’Unione Europea, infatti, ha introdotto nuove diciture nelle etichette indicanti il consumo di energia dei condizionatori d’aria.
In particolare, sono state introdotte due nuove scale di efficienza energetica basate sulla funzione principale e sugli aspetti specifici importanti per il consumatore e sono state cambiate le prove di efficienza per adottare un metodo di misurazione dell’efficienza stagionale (fatta eccezione per i condizionatori d’aria a doppio e singolo condotto).
Al contrario, invece, l’Ue non cambia gli indicatori dei condizionatori a doppio e singolo condotto – si continueranno ad applicare gli indicatori di efficienza energetica precedentemente stabilizzati – perché non esistono in commercio unità dotate di tecnologia modulabile.
Per fornire indicazioni il più possibile complete al consumatore il regolamento introduce informazioni comparative più accurate in merito alle prestazioni dei condizionatori d’aria.
Alla luce di queste considerazioni, dunque, i produttori che desiderano commercializzare condizionatori d’aria in grado di soddisfare i requisiti delle classi di efficienza più elevate devono adeguarsi a questi nuovi standard.