Per l’Italia, la green economy – più ancora che per altri paesi – può essere una chiave straordinaria per affrontare le sfide e provare ad affrontare e superare la crisi, che deve essere colta come una grande opportunità di cambiamento.
La Green Economy, intesa come insieme di attività connesse alle questioni ambientali, si inserisce proprio in questo contesto.
Anche in Italia, i segnali che vanno in questa direzione sono abbastanza forti: le fonti rinnovabili, infatti, si stanno sviluppando sempre di più anche se questo sviluppo, deve ancora confrontarsi e cimentarsi con la necessità di avviare il pieno ingresso nel mercato, rafforzare la componente italiana della filiera, garantire maggiore protagonismo anche a livello internazionale. Anche il credito d’imposta del 55% per privati che intervengono sulla proprie abitazioni con misure di efficienza energetica e di ricorso alle fonti rinnovabili ha avuto un successo inaspettato: solo questa misura ha prodotto investimenti per quasi 12 miliardi di euro ed è stata utilizzata da circa 600.000 famiglie.
La green economy in Italia è però molto di più: si incrocia con la soft economy, con la scommessa della qualità, con l’innovazione o con la ricerca. Rappresenta, dunque, una chiave per ragionare sul futuro della nostra economia, in tutti i settori di attività.
Da un’indagine condotta da Symbola e Unioncamere dal titolo “Green Italy” emerge che il 30% delle piccole e medie imprese italiane punta anche su scelte connesse alla green economy, con una percentuale che sale fino al 33,6% nelle imprese che esportano.
Le figure professionali coinvolte attraversano tutti i settori con picchi oltre il 50% tra i legislatori, dirigenti e imprenditori e più ancora (60,4%) tra artigiani, operai specializzati e agricoltori. Considerando i ritmi di crescita delle assunzioni green – che solo nel 2009 sono state 200.000 – si può ipotizzare almeno un milione di posti di lavoro disponibili nei prossimi anni.
In una nuova chiave economica, anche la responsabilità sociale d’impresa diviene un importante strumento strategico, coerente con le nuove domande dei consumatori e la prospettiva di un’economia più a misura d’uomo, attenta alle comunità e ai territori e quindi più sostenibile e competitiva.
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