La mobilità del futuro? Una piattaforma tipo Netflix

La mobilità del futuro? Una piattaforma tipo Netflix

Cosa significa smart city? Questo il fil rouge della tavola rotonda Smart City >> Mobility Platform che si è tenuta ieri a Milano, presso lo spazio Copernico, nell’ambito della Milano Digital Week. La start up GaiaGo, la prima realtà “Mobility as a service” italiana che fa parte della community del Fintech District, ha raccolto per questo tema competenze diverse per parlare di come la mobilità stia creando le città del futuro. Così è emerso un concetto di smart city a 360°, dal legame con la crescita sostenibile all’obiettivo di risparmio di tempo e soldi, dalla riduzione delle complessità all’idea di città on-demand, grazie alla moltiplicazione delle scelte (per la mobilità, ma non solo).

Impossibile, in questo ambito, non parlare del tema caldo della mobilità elettrica, che però non può essere una vera soluzione se non viene affiancata da un reale sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, così come da una pianificazione corretta per lo smaltimento delle batterie una volta esauste. E d’altra parte, non esiste un mercato per l’elettrico in Italia fino a che non verrà creata una massa critica in grado di permettere un reale ritorno degli investimenti.

La mobilità è comunque al centro di ogni dialogo che riguardi la sostenibilità in una città del futuro, sia perché passiamo 21 anni della nostra vita muovendoci, sia perché è uno degli elementi chiave per realizzare una vera armonia tra natura, tecnologia ed essere umano. I relatori hanno sottolineato all’unisono l’importanza di fare rete, mettere a sistema gli elementi, convergere su interessi comuni: in sostanza, pianificare le città del futuro coinvolgendo tutti gli attori. E Milano è un laboratorio di successo che può e deve essere replicato nel resto d’Italia, anche a partire da piccoli progetti con trasformazioni e investimenti su piccola scala. Per arrivare, alla fine, a realizzare un sogno forse non così distante: rendere la mobilità sostenibile non solo in senso “green” ma soprattutto democratico, ovvero aperta a tutti, una piattaforma fluida e libera ad accesso “universale” simile a Netflix.

“Siamo davanti ad un cambiamento culturale epocale dell’ecosistema mobilità. Il paradigma della mobilità sta cambiando: dalla proprietà stiamo passando all’uso, spostandoci con veicoli a zero emissioni e iperconnessi con le infrastrutture della città – spiega Giorgio Meszley, CEO di GaiaGo. – La nostra visione della smart mobility è nell’innovazione e nell’integrazione di tre settori: il mondo assicurativo, della mobilità sostenibile e del real estate. In che modo? Con il Car sharing elettrico residenziale per piccole comunità socialmente responsabili come possono essere hotel, aziende o appunto condomini. Spinti dalla rivoluzione digitale la missione è di rendere la vita delle persone comoda, connessa e sostenibile attraverso soluzioni “mobility as a service” che integrano una mobilità elettrica completa e un servizio di assicurazione on demand negli edifici”.

Moderati da Giorgio Meszley, CEO di GaiaGo, sono intervenuti:

  • Massimo Dal Checco, Presidente del Gruppo ICT e Servizi alle Imprese di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi.
  • Federico Cassani, Founder di MIC: Mobility in Chain.
  • Nicola Marsala, Head of After Sales Kia Motors Italia.
  • Massimiliano Mandarini, Consigliere al GBC Italia; professore del Politecnico di Milano e Founder di GreenSmartLiving.

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