Nobel dell’ecologia alla contadina peruviana contro le miniere

Nobel dell’ecologia alla contadina peruviana contro le miniere

Lotta contadina, lotta fatta di mani sporche di terra. Di voglia di non cederla quella terra. Maxima Acuna è una contadina peruviana analfabeta che ha sconfitto un colosso minerario per difendere il suo territorio. Una storia semplice ma forte. É lei uno dei vincitori per il 2016 del Premio Goldman per l’Ambiente, il Nobel dell’ecologia. Maxima e gli altri cinque vincitori riceveranno oggi a San Francisco l’onorificenza, istituita nel 1989 dall’imprenditore e filantropo Richard Goldman.

La storia di Acuna. Nel nord del Perù, nella regione di Cajamarca, c’è la più grande miniera d’oro a cielo aperto dell’America Latina. È di proprietà della statunitense Newmont mining corporation, attraverso la società controllata Yanacocha.
L’azienda sta cercando di ampliare l’area di sfruttamento della miniera, ma una donna si è opposta con la sua casa e la presenza della sua famiglia ai progetti della compagnia. Si chiama Máxima Acuña, e nonostante le pressioni, le minacce e le intimidazioni, ha resistito e resiste a nome della comunità e della difesa dell’ambiente. Maxima Acuna è una contadina analfabeta peruviana, che ha combattuto con successo contro il colosso minerario che voleva scavare una miniera d’oro vicino al suo campo e prosciugare un lago che lei usava per irrigare i campi, per farne una discarica di rifiuti tossici.

Gli altri vincitori. Ma Acuna non è sola nella sua lotta per l’ambiente. Altri hanno meritato il premio come lei. Zuzana Caputova, slovacca, è una avvocatessa, madre di due figli, che ha guidato una campagna che è riuscita a fare chiudere una discarica di rifiuti tossici che avvelenava la sua cittadina, Pezinok.

Leng Ouch in Cambogia ha documentato sotto copertura il taglio illegale degli alberi e ha denunciato la corruzione nelle concessioni pubbliche di terreni, costringendo il governo a cancellarne molte.

A Baltimora, negli Stati Uniti, Destiny Watford ha guidato la rivolta dei residenti contro un progetto per la costruzione del più grande inceneritore del paese, a meno di un miglio dal suo liceo.

Luis Jorge Rivera Herrera, di Puerto Rico, è stato il leader di una campagna popolare che ha portato alla creazione di una riserva naturale nel Corridoio ecologico nordorientale, importante luogo di riproduzione per le tartarughe marine.

In Tanzania, Edward Loure, un Masai laureato in management, è riuscito ad ottenere vaste concessioni di terra alle sue comunità, evitando loro di essere cacciate per far posto a parchi nazionali e permettendo loro di continuare a vivere secondo tradizioni ancestrali.

Il ricordo di Bertha Caceres. Il Goldman Prize del 2016 viene assegnato a un mese e mezzo dall’uccisione in Honduras di Bertha Caceres, l’ecologista indigena che aveva vinto il premio nel 2015 per la sua lotta contro il progetto di una mega-diga.

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