Palazzo Pitagora: riqualificazione edilizia sostenibile in chiave luxury

Palazzo Pitagora: riqualificazione edilizia sostenibile in chiave luxury

Nel cuore dei Parioli uno dei primi interventi di recupero di un edificio storico per celebrare la rinascita green del quartiere e presentare il nuovo asset dal valore di 50 milioni di euro di Torre Re Fund III

 Nel prestigioso ed iconico quartiere Parioli nasce Palazzo Pitagora, un ambizioso progetto di restyling edilizio green capace di far competere Roma con le più grandi capitali mondiali in termini di vivibilità smart, efficienza energetica ed eco-sostenibilità. L’intervento è opera dell’architetto romano Renato Guidi, fondatore della Bioedil Progetti, realtà italiana di prestigio nella progettazione edilizia e nell’architettura di qualità.

Il progetto, che verrà ultimato nel primo semestre 2017, prevede la realizzazione di due prestigiosi edifici di elevate finiture per un totale di 35 appartamenti, ciascuno improntato da una forte vocazione ecologica e dotato delle più avanzate tecnologie green per garantire un’alta classe energetica (classe energetica A), una riduzione efficace delle emissioni di CO2 ed un abbattimento dei consumi energetici.

La proprietà dell’immobile è di Torre Re Fund III, fondo gestito da Torre Sgr SpA, società dedicata alla promozione, all’istituzione e alla gestione di fondi comuni di investimento immobiliari. Promotore e global advisor dell’operazione è Redbrick Investment Group, gruppo di investimento e sviluppo immobiliare, specialista nell’individuazione e gestione di progetti di investimento immobiliare complessi, mentre la commercializzazione delle residenze è affidata a Coldwell Banker, network globale immobiliare. L’investimento prevede la costruzione di un asset dal valore finale complessivo di 50 milioni di euro.

«Palazzo Pitagora è al momento uno dei più importanti interventi di recupero in una zona così prestigiosa come i Parioli. L’obiettivo è quello di elevare lo stile e il prestigio oltre ogni aspettativa, anche per un quartiere che del lusso e dell’unicità ha fatto un vero e proprio “must” nel panorama immobiliare», spiega Valerio Pugliese, fund manager di Torre Re Fund III.  «Progettato ispirandosi agli edifici sostenibili più all’avanguardia delle principali città europee ed internazionali, il nuovo ed esclusivo complesso residenziale è il frutto di un importante intervento di restyling edilizio sostenibile guidato da un team di professionisti internazionali».

Roma scommette sul restyling edilizio ecocompatibile

Il progetto ha profondamente trasformato la struttura originale del vecchio palazzo postmoderno in piazza Pitagora, ad angolo con via Antonio Bertoloni, e ha dato vita ad un elegante complesso la cui facciata classica, in perfetta armonia con lo stile che contraddistingue il quartiere che lo accoglie, cela al suo interno un’anima profondamente moderna e tecno-ecologica. Infatti, tutti gli appartamenti della nuova residenza sono progettati per essere a basso impatto ambientale, garantendo una importante riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi energetici rispetto alle abitazioni di tipo tradizionale. Ciascuna unità abitativa è certificata con elevata classe energetica e prevede la presenza di pannelli solari di ultima generazione e di una centrale termica autonoma.

 «Il recupero di un edificio come quello di Palazzo Pitagora è sicuramente un’opera di valorizzazione che interessa tutta la città», commenta l’architetto Guidi, a capo del progetto. «Operazioni di questo tipo, infatti, rappresentano una grande opportunità dal punto di vista architettonico, a maggior ragione se inserite in realtà urbane come Roma, una città in cui esistono edifici storici importanti ma vetusti dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi interni e della struttura. L’obiettivo era quello di realizzare un progetto edilizio ultramoderno, ma in continuità con il contesto urbano che lo circonda, affermando uno spazio nuovo la cui personalità si sviluppa partendo dal sito invece di imporsi ad esso. Da questa dicotomia di fondo è nato Palazzo Pitagora: ad uno scheletro moderno caratterizzato da materiali di avanguardia, si giustappone una pelle che nelle forme e nelle tonalità strizza l’occhio al meraviglioso panorama cittadino che il contesto regala».

Una casa su misura in armonia con il quartiere

Il concept alla base del progetto sposa un approccio “tailor made” e prevede, quindi, la completa possibilità di selezionare sia gli spazi che i materiali per la realizzazione degli interni al fine di realizzare un vero e proprio appartamento su misura. La casa non è più concepita come un prodotto finito e preconfezionato, ma come un contenitore mutabile capace di adattarsi alle esigenze e ai cambiamenti di chi la abita. Le tipologie di progetto prevedono bilocali e trilocali di tre diverse ampiezze (tra i 50 e gli 82 mq interni), quadrilocali e attici (a partire da 108 fino a 300 mq interni) e superfici maggiori in base alle esigenze dei clienti.

Tutti gli appartamenti, dotati di un sistema di domotica autonoma, prevedono la presenza di uno spazio esterno e sono forniti di terrazzi, giardini o balconi, andando così a creare ambienti ariosi e luminosi che spiccano per vivibilità e comfort. «A differenza degli altri palazzi dei Parioli realizzati fra gli anni ’20 e gli anni ’40 – continua Guidi – gli appartamenti di Palazzo Pitagora sono tutti dotati di balconi e terrazze. La luce, infatti, gioca un ruolo importante all’interno della struttura, per questo sul lato sud del palazzo abbiamo scelto di creare una grande vetrata per dare luce naturale all’intera area condominiale».

Infine, gli interni si caratterizzano per un design contemporaneo e raffinato, in cui la cura per il dettaglio e la scelta oculata di materiali di pregio si sposano e si completano con la funzionalità e l’efficienza tecnologica. Materiali leggeri e luminosi vanno a creare ambienti impalpabili che mettono in relazione l’interno dell’edificio con la realtà circostante dell’esterno. La nobiltà dei materiali scelti permette non solo un ottimale controllo dell’illuminazione naturale, ma al contempo consente di mitigare ed isolare dai rumori esterni della realtà metropolitana circostante.

 

 

 

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