Il riciclo e il recupero dell’elettronica portatile

Il riciclo e il recupero dell’elettronica portatile

Il 2009 si è chiuso con 1,2 miliardi di telefoni cellulari venduti in tutto il mondo. Nel primo trimestre del 2010 ne sono stati venduti in tutto il mondo 314,7 milioni e la stima è che entro la fine dell’anno potrebbe essere raggiunta la soglia record di 1,5 miliardi di telefonini.

Ad aprile del 2010 Steve Jobs, patrone della Apple annuncia: in meno di tre anni, tra iPhone e iPod Touch le vendite hanno raggiunto gli 85 milioni di esemplari.

Per il 2010, secondo una ricerca effettuata da Gfk (Gesellschaft für Konsumforschung, l’istituto di ricerche di mercato primo in Germania e quarto a livello globale) è prevista la vendita di 141 milioni di fotocamere digitali, a fronte dei 130 milioni di unità vendute nel 2009. Nello stesso anno sono state vendute nel mondo 86 milioni e 460 mila console per videogiochi.

Cifre dello stesso tenore si porebbero enumerare per gli smartphone, per i navigatori satellitari e per tutti quei piccoli apparecchi elettronici che maggiormente hanno cambiato la nostra vita negli ultimi anni.

Risultato: ognuno di noi ascolta la musica, filma, fotografa, telefona, gioca, legge libri e si diverte con tutta una gamma di tecnologie e funzioni che vent’anni fa erano inimmaginabili.

Tuttavia la rapida obsolescenza, dovuta alla continua innovazione tecnologica che caratterizza l’elettronica portatile, crea un vero e proprio esercito di rifiuti.

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