H3, il futuro della mobilità sostenibile è in mano ai giovani

Una pista ciclabile in Corso Sempione a Milano,
un bike sharing dedicato agli studenti a Monza: queste sono alcune delle proposte degli studenti agli assessori alla mobilità delle proprie città

 

H3, azienda specializzata nel settore innotech assicurativo, ha presentato i progetti di mobilità sostenibile insieme ai ragazzi del Liceo Classico di Milano e del Liceo Paolo Frisi di Monza realizzati durante il percorso triennale di Alternanza Scuola-Lavoro. Introdotta dalla legge 107/2015, obbligatoria per tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno delle superiori, l’Alternanza Scuola-Lavoro prevede un percorso di orientamento utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio.

I lavori sono iniziati tre anni fa, quando H3 ha chiesto agli studenti di analizzare i Mobility Plans delle rispettive città e di sviluppare un School Mobility Project sostenibile. Messi a confronto i punti critici della città e analizzate le possibili soluzioni per una mobilità sostenibile ed innovativa, i ragazzi hanno visto nella smart city del futuro l’investimento e il conseguente sviluppo del mezzo a due ruote più famoso: la bicicletta. Piste ciclabili, rimozione di parcheggi non autorizzati e l’incremento di servizi di bike sharing sono i tre punti cardine attorno cui si sviluppano i progetti presentati.

Durante la progettazione, i ragazzi sono stati affiancati dall’architetto Stefano Boeri, che si è visto entusiasta nel poter coinvolgere la cittadinanza nella smart city del futuro e nel poter vedere le scuole come epicentro della mobilità ciclabile. L’Alternanza Scuola-Lavoro è stata occasione per far vivere la propria città agli studenti, per rompere le barriere tra politica e cittadini, per consapevolizzare i giovani della propria partecipazione attiva nella società. “Con i ragazzi abbiamo fatto un percorso culturale e sociale, li abbiamo resi consapevoli del loro essere cittadini” afferma Giorgio Meszley, CEO e fondatore di H3. “L’obiettivo per la nostra realtà” – prosegue – “di questo e di altri progetti ai quali stiamo lavorando con i ragazzi, è quello di sviluppare una mentalità che acceleri tutti i processi di innovazione della mobilità”.

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