Sicurezza pubblica, protezione di infrastrutture critiche e servizi urbani evoluti: in che modo la Smart City deve diventare Safe City

In aeree metropolitane sempre più dipendenti da soluzioni tecnologiche per il funzionamento delle proprie funzioni vitali, è fondamentale gestire la sicurezza a livello di singola infrastruttura e della città nel suo insieme, in modo integrato e coordinato. Hexagon Safety & Infrastructure indica le soluzioni più efficaci per la safety & security in grado di implementare il modello di Safe City, che prevede un sistema integrato per la protezione delle infrastrutture critiche e della sicurezza pubblica, per la protezione di persone e beni, la continuità operativa ed il rapido ripristino del funzionamento dei servizi essenziali.

L’ONU prevede che quasi tutta la crescita della popolazione mondiale fino al 2030 si concentrerà nelle aree urbane. Questo dato porta a fare una considerazione: se da un lato le città si stanno evolvendo per diventare sempre più “intelligenti” sulla scia della crescente diffusione di progetti di Smart City, dall’altro, l’aumento nel numero di persone che utilizza i servizi delle città può creare rischi per la sicurezza; diventando sempre più smart, i centri urbani diventano più vulnerabili verso attacchi cyber, gravi incidenti e malfunzionamenti. Sono, inoltre, sempre più esposti al rischio di situazioni di emergenza, attacchi terroristici, disastri naturali. Accanto al concetto di Smart City, dunque, è opportuno introdurre quello di Safe City, che deve essere elemento fondante e prerequisito essenziale per qualsiasi iniziativa digitale applicata alle città, alle grandi aree urbanizzate ed ai luoghi densamente frequentati.

Una ricerca di IHS Markit del 2016 (Command and control room/PSAP market EMEA – IHS Markit – July 2016) vede il mercato europeo delle tecnologie di Command e Control Room crescere con un tasso annuo del 5,9% nel quinquennio 2015-2020. La crescente domanda di sicurezza e l’aumento delle sale di emergenza installate evidenzia la necessità di soluzioni di safety e security più efficienti per far fronte a situazioni emergenziali sempre più complesse, ottimizzando al massimo le risorse disponibili e la capacità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie.

Hexagon Safety & Infrastructure, azienda leader specializzata in soluzioni tecnologiche per la sicurezza e la protezione di infrastrutture critiche, divisione della multinazionale svedese leader in soluzioni geospaziali Hexagon AB che ha acquisito Intergraph Corporation, conferma che anche in Italia il trend di richiesta di protezione da parte di enti, aziende e organizzazioni è in decisa crescita. Le città sono sempre più densamente abitate, hanno sistemi sempre più complessi e modelli di governance del rischio in capo a svariati soggetti, pubblici e privati: questo rende la gestione delle emergenze un tema complicato dal punto di vista operativo e gestionale. Dotando, quindi, le Smart City della componente di sicurezza fondamentale, Hexagon propone un vero e proprio modello di Safe City.

Il concetto di Safe City utilizza tecnologie evolute e nuovi modelli organizzativi per il miglioramento della sicurezza pubblica e la protezione delle infrastrutture critiche. Tutto questo deve avvenire in modo coordinato ed integrato, dove tutte le risorse sono utilizzate in modo organizzato ed efficiente. La Protezione di Infrastrutture critiche è uno dei settori di intervento più importanti per quanto riguarda la sicurezza di un’area urbana – spiega Angelo Gazzoni, country manager Italia di Hexagon Safety & Infrastructure –  Pensiamo al sistema dei trasporti, ad esempio, o ad infrastrutture vitali come telecomunicazioni o energia: vista la criticità dei servizi da queste forniti e alle possibili ripercussioni che l’assenza di questi può avere sul funzionamento della città stessa, è necessario gestire emergenze con strumenti che tipicamente si utilizzano per le situazioni di crisi di eventi speciali. Per quanto riguarda la sicurezza pubblica poi, in Italia c’è ancora tanto da fare per rispondere alle esigenze e alle aspettative del cittadino. E’ il momento di utilizzare soluzioni tecnologiche in grado di far diventare le Smart City anche delle Safe City, attraverso strumenti e processi che mettano tutti gli operatori e gli attori interessati nelle condizioni di rispondere immediatamente e in modo efficace all’emergenza. Attivando un flusso di scambio di informazioni costante e aggiornato sull’evento tra sala di controllo e gli operatori sul campo, è possibile aumentare la capacità decisionale per elaborare in tempo reale un piano di azione efficace, monitorando man mano la situazione in evoluzione per risolvere l’emergenza più rapidamente e con minori impatti possibili”.

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