Il riferimento è al 2011, la notizia è sconcertante: emissioni globali di CO2 record lo scorso anno.
A denunciare questo primato in negativo è stato uno studio del Forum economico internazionale per le energie rigenerative Iwr presso Muensten, in Germania.
Dalla ricerca risulta che siano state prodotte ben 34 miliardi di tonnellate circa di CO2 in tutto il mondo; un dato così elevato non si era mai raggiunto, quanto meno da quando se ne applica la rilevazione.
Secondo gli esperti rispetto all’anno precedente, 2010, le emissioni sono aumentate di 0,8 miliardi di tonnellate.
Leader nel campo dell’inquinamento resta sempre la Cina con quasi 9 miliardi di tonnellate di CO2 emesse, subito dietro, come prevedibile, gli Stati Uniti con 6 tonnellate e l’India con poco meno di 2.
Dato positivo è quello italiano: le emissioni sono calate, di poco, ma comunque diminute ed anche le emissioni di diossido di carbonio sono passate da 439 milioni nel 2010 a 433 milioni di tonnellate.
Resta comunque il fatto che nel mondo l’aria che si respira è la stessa e non si ferma al confine; la C02, purtroppo, ha toccato valori record in negativo e, come ha sottolineato il direttore dell’istituto Germany renewable energy, se non si interviene al più presto, le emissioni aumenteranno di un ulteriore 20% nel giro di otto anni toccando quota 40 miliardi di tonnellate.
Sembra incredibile che, con tutte le tecnologie sostenibili esistenti, non si cerchi ancora di invertire la rotta delle emissioni in termini significativi.
