Un nuova importante notizie si sta diramando a velocità esponenziale: la legge prevede di piantare un albero per ogni neonato.
Quella che di primo impatto può sembrare una novità in realtà è una normativa che risale al 1992, precisamente legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992, lasciata però in sordina.
Per dare manforte alla suddetta normativa la legge n.10 del 14 gennaio 2013 ha introdotto alcune modifiche in modo da facilitarne il rispetto.
Non dovranno ottemperare a questo obbligo (ma sarebbe comunque bene piantare un albero comunque) i comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti e sarà esteso anche ai bimbi adottati.
I tempi di piantumazione invece sono stati ridotti, si dovrà infatti piantare l’albero entro sei mesi dalla nascita o adozione e non più entro un anno.
Attraverso questa legge si punta ad aumentare e far rifiorire le zone verdi in Italia che al momento vivono una grande crisi; si stima una perdita di zone verdi, secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di otto metri quadrati al secondo.
Perchè non accada come nel caso della legge Cossica-Andreotti prima delle modifiche, spetterà al Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito presso il ministero dell’Ambiente, controllare la corretta applicazione della legge.
Sarà invece compito dei Comuni dare tutte le informazioni sul tipo di albero scelto per ogni bimbo e il luogo in cui è stato piantato, stilando un vero e proprio censimento annuale di tutte le piantumazioni.
Ogni anno sarà valorizzata la Giornata Nazionale dell’Albero, 21 Novembre, orientata a “perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto”.