Carburanti: un’altra nuova eco-proposta

Carburanti: un’altra nuova eco-proposta

Il prezzo della benzina, la crisi e i danni ambientali ormai visibili hanno portato moltissimi a concentrarsi sullo studio di nuovi carburanti.

Dopo la benzina ad aria, e il carburante senza cibo arriva dall’America un’ulteriore nuova proposta.

Il Dipartimento della Difesa statunitense negli scorsi anni ha speso ben 11 miliardi di dollari per “l’energia operativa”, in pratica per il carburante usato dalle forze militari in missione.

L’America, contestabile o meno, è tra le nazioni più armate e fa un grandissimo uso di basi militari, veivoli e quant’altro.

Sembra quasi un ossimoro che sia stata trovata una alternativa green al petrolio proprio  in ambito militare eppure sono stati gli scienziati della U.S. Naval Research Laboratory (NRL)a svillupare un modo per ottenere carburante dall’acqua di mare.

Il sistema funziona tramite un processo che estrae l’anidride carbonica dall’acqua, attraverso una cella elettrochimica di acidificazione grazie alla quale i ricercatori sono riusciti ad ottenere idrogeno.

Gli scienziati stanno provando la particolare invenzione nelle acque del Golfo del Messico e allo stesso tempo stanno verificando e adattando il processo su parametri di fattibilità su larga scala.
In termini di spesa un litro di carburante dovrebbe aggirarsi intorno ai 75 centesimi di dollaro al litro.

La speranza principale resta comunque quella che il neo carburante venga utilizzato per altri scopi, o meglio che tutto ciò che rigurda il campo militare diventi presto un lontano ricordo.

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