L’accesso agli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici non sempre è chiaro, non sono infatti escludibili ricadute dirette sui proprietari degli impianti nel caso i moduli non siano garantiti dal contributo del riciclo.
Per questo motivo ReMedia è intervenuto per fare chiarezza, in particolare dopo la pubblicazione da parte del GSE del disciplinare tecnico sui requisiti richiesti ai sistemi di riciclo dei pannelli fotovoltaici.
Maurizio Maggi, Direttore settore Fotovoltaico del Consorzio è intervenuto sul tema in questi giorni affermando: “Stiamo ricevendo molte chiamate al call center di Remedia di utenti che chiedono se il loro impianto sia in regola con le disposizioni sul riciclo contenute nelle regole applicative del IV e V conto energia. La finalità di interesse pubblico perseguita dal GSE attraverso le regole applicative sul riciclo e attraverso il Disciplinare è quella di assicurare il recupero e riciclo del singolo modulo fotovoltaico a fine vita, che deve essere “tracciato” dal momento della immissione sul mercato italiano sino al momento dello smaltimento“.
Solitamente il Produttore, se presente in Italia, oppure il soggetto Italiano che inserisce per primo sul mercato nazionale un modulo prodotto all’estero (lo importa se il produttore è extra UE) deve versare il contributo per il riciclo.
In tutti i casi sia Produttore sia Importatore sia Installatore sia Distributore stabilito in uno degli stati Europei, San Marino e Svizzera, può aderire a Consorzio Remedia al fine di garantire la gestione dello specifico modulo nel momento in cui giungerà a fine vita.
Il Direttore Maggi ha inoltre voluto sottolineare che “Dal punto di vista del GSE non è rilevante quale tipologia di soggetto sia iscritto al consorzio, ma è obbligatorio che qualcuno sia iscritto e che paghi il contributo per il riciclo per ciascun modulo”.
Bisogna infatti fare molta attenzione perchè:
– se i moduli installati, aventi accesso agli incentivi, non sono coperti dal contributo per il riciclo, il rischio più grande è quello di non poter usufruire delle agevolazioni del GSE.
Per questo motivo, lo stesso Soggetto Responsabile dell’impianto, beneficiario della tariffa incentivante che potenzialmente potrebbe essere revocata da GSE, può aderire al Consorzio e pagare il contributo previsto qualora nessun altro soggetto abbia provveduto ad adempiere a quanto previsto.
ReMedia inoltre indica 5 passi per essere in regola col fotovoltaico:
1 – Attestato di Adesione
Il Produttore/Importatore/Installatore/Distributore dei moduli fotovoltaici fornisce il proprio attestato di adesione a Consorzio ReMedia, al Soggetto Responsabile dell’impianto utilizzatore dei moduli.
2 – Trasmissione dell’Attestato al GSE
Il Soggetto Responsabile per richiedere gli incentivi è tenuto a trasmettere l’attestato al GSE, consentendo in questo modo al GSE stesso di acquisire l’informazione che i moduli installati in un determinato impianto verranno garantiti da Consorzio ReMedia.
3 – Comunicazione dei numeri di matricola dei moduli
Il Produttore/Importatore/Installatore/Distributore comunica a Consorzio ReMedia i numeri di matricola dei moduli da lui venduti, installati in tutti gli impianti entrati in esercizio che hanno accesso alla tariffa incentivante.
4 – Pagamento del Contributo per il riciclo
Il Produttore/Importatore/Installatore/Distributore paga a ReMedia il contributo per ciascuna matricola dichiarata, pagamento che attiva per ciascuna matricola lo stato di “modulo garantito”.
5 – Verifica degli Impianti
GSE effettuerà azioni di controllo sugli impianti fotovoltaici per cui è stata richiesta la tariffa incentivante, per verificare la presa in carico della garanzia di gestione dei singoli moduli installati. Nel caso in cui i moduli non risultino coperti dalla garanzia, GSE rileverà una non conformità sull’impianto, che potrebbe anche portare alla revoca dell’incentivo.