Il futuro? E’ dentro un sacchetto (biodegradabile)!

Il futuro? E’ dentro un sacchetto (biodegradabile)!

Catia Bastioli è la “mamma” della chimica verde, la mente nascosta dietro al brevetto Master-Bi®, che utilizza l’amido di mais per produrre la bioplastica. Se vi state chiedendo cosa si possa fare con la bioplastica, sappiate che la risposta è più comune di quanto immaginate: il sacchetto che, da gennaio, troviamo in tutti i supermercati.Amministratore delegato di Novamont – l’azienda che nel 2007 ha ricevuto il premio “Inventore europeo dell’anno” – Catia Bastioli, in realtà, non si è limitata ai sacchetti: con le sue ricerche, ha creato una filiera integrata delle bioplastiche in grado di modificare completamente il sistema produttivo, dando al rapporto tra agricoltura e chimica una nuova accezione. In altre parole, facendo una corretta raccolta differenziata e utilizzando nel modo giusto gli scarti organici, è possibile dare vita ad un sistema che crea prodotti a basso impatto ambientale.

Le applicazioni della bioplasistica sono molteplici; ne sono un esempio piatti e posate, realizzate con scarti agricoli, oli vegetali e amido di mais all’interno di una bioraffineria con la collaborazione di Coldiretti.

Creare un circuito economico eco-sostenibile, oltre ad essere possibile e questi esempi lo dimostrano, diventa un vero e proprio stile di vita: pensare a qualcosa che nasce dalla terra e torna alla terra non può far altro che aprire la mente verso un futuro diverso ed “ecologico”.

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