La tutela per l’ambiente parla italiano. Il prestigioso premio Goldman, della omonima environmental foundation, valuta i risultati raggiunti nel campo della gestione dei rifiuti, dell’estrazione del marmo, delle emissioni e del recupero di terreni paludosi ed è riconoscimento più ambito nel campo dell’ecologia paragonabile ad un “Nobel”.
L’italiano che ha meritatamente conquistato il premio è Rossano Ercolini, maestro elementare in Toscana, ha dato vita ad una campagna contro gli inceneritori che, in breve tempo, è diventata movimento “Rifiuti zero”.
Oltre ad Ercolini sono stati premiati per il 2013 anche la colombiana Nohra Padilla, impegnata da anni nella lotta ai rifiuti sostenendo il riciclo, l’indonesiana Aleta Baun, attiva nella tutela del patrimonio naturale e storico mondiale, l’iracheno Azzam Alwash, noto attivista per la conserva delle paludi della sua terra e di quella mesopotamica.
Ed ancora il riconoscimento è arrivato al sudafricano Jonathan Led, che ha portato avanti con successo la campagna contro l’idrofratturazione in Sud Africa ed alla statunitense Kimberly Wasserman che, grazie alla sua determinazione ed impegno, ha concluso con successo la campagna per la chiusura di un importante impianto a carbone del Paese facendolo convertire in parco.
La cerimonia di premiazione si è tenuta ieri, 15 Aprile, presso la San Francisco Opera House alla quale seguirà, mercoledì, una seconda presso il Ronald Reagan Building and International Trade Center a Washington.
Congratulazioni quindi a Rossano Ercolini che sta meritatamente raccogliendo i frutti del suo lavoro; proprio qualche giorno fa infatti l’iniziativa popolare Rifiuti Zero è stata depositata in Corte di Cassazione inoltre, per i prossimi sei mesi, si raccoglieranno le firme, obiettivo 50mila, per sostenere la proposta e per sensibilizzare i cittadini sull’importanza dei rifiuti.