La Nuova Ecologia, consigli per un’estate eco

La Nuova Ecologia, consigli per un’estate eco

Pesca selvaggia, trasporti pericolosi, trivellazioni; e ancora cattiva depurazione, erosione costiera, cementificazione, riscaldamento globale. Sono questi i “sette vizi capitali” che angustiano i nostri mari. Nel nuovo numero di luglio-agosto de La Nuova Ecologia, un gruppo di esperti spiega ragioni e conseguenze di questi fenomeni che derivano dalle attività umane ed indica come affrontarli. Ma c’è anche chi ama profondamente il mare, come sottolinea Sebastiano Venneri, responsabile mare Legambiente: “amministratori lungimiranti, gestori di aree protette e volontari in grado di gestire in maniera positiva gli ecosistemi marini. C’è chi riscopre le tecniche della pesca tradizionale, chi valorizza gli ambienti dunali, chi opta per un turismo ad impatto zero e chi abbatte le costruzioni abusive”. A chiudere l’inchiesta una sintesi del video-forum che il 31 maggio si è tenuto al Ministero dell’Ambiente per favorire il dialogo tra le associazioni ambientaliste e il ministero intorno alle politiche per la tutela del mare (il video è on line sul canale Youtube della rivista). L’obiettivo è quello di condividere vari punti di vista e provare ad immaginare possibili azioni comuni.

Un focus sul sisma che ha sconvolto l’Emilia, considerata zona soggetta a “scuotimenti modesti”. Ma le scosse delle scorse settimane hanno dimostrato l’opposto. Il mensile di Legambiente s’interroga su quali potrebbero essere le conseguenze se le scosse si verificassero dove si trovano impianti pericolosi e lo fa elaborando una mappa dell’Italia dove si sovrappone il rischio sismico e quello industriale. L’attenzione viene posta in particolare sugli edifici industriali, alla luce dei crolli dei capannoni emiliani diventati simbolo della disfatta di chi costruisce e trasforma il territorio con superficialità. La priorità è quella di un piano nazionale per la sicurezza e la qualità del territorio. Sono necessari interventi di adeguamento antisismico del patrimonio pubblico e produttivo, perché l’esperienza emiliana insegna che la sicurezza non è solo un diritto ma una strategia fondamentale per le imprese.

Sopravvivere all’apocalisse sviluppando le potenzialità della mente. Quest’anno l’inserto estivo de La Nuova Ecologia dedicato alla letteratura contemporanea s’interroga sul destino della specie umana di fronte ai grandi cambiamenti climatici. Una riflessione che coinvolge tre scrittori, Franco Arminio, Gaetano Cappelli e Patrizia Rinaldi, che hanno composto un racconto liberamente ispirato alla citazione del paleontologo Ian Tattersall, secondo il quale la salvezza dell’umanità dipende da quanto l’uomo saprà sfruttare le caratteristiche del cervello. I racconti, pubblicati sul mensile di Legambiente, danno vita ad un mix di emozioni: Franco Arminio nel suo Aria di terra, utilizza il registro autobiografico, per riflettere con leggerezza sul tema. Gaetano Cappelli, invece, con un linguaggio originale racconta la storia di una mente che si appropria del corpo di un altro. Infine Patrizia Rinaldi immagina un mondo nel quale il cervello detta le trasformazioni attraverso le invenzioni tecniche che s’innestano su un corpo che non è più quello che conosciamo.

La sezione “in viaggio” del mensile infine ci porta ai Campi Flegrei, una vasta area di natura vulcanica che và dal promontorio di Cuma a quello di Posillipo, attraversando il golfo di Pozzuoli comprese le isole di Ischia, Procida, Vivara e Nisida per una superficie di 8mila ettari. Qui natura e storia si fondano regalando al visitatore un viaggio unico.

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