In che modo la riqualificazione energetica degli edifici residenziali può aiutare l’Italia a centrare entro il 2020 gli obiettivi di risparmio energetico indicati dalla Commissione Europea?
L’attuale politica di incentivi approvata dal Parlamento è sufficiente a raggiungere i traguardi fissati dal Pacchetto Clima-Energia 20-20-20?
Nel 2010, in Italia, il mercato potenziale di case da ristrutturare dal punto di vista energetico era costituito da circa 24 milioni di abitazioni, un patrimonio di risorse che, se efficientate, può portare a benefici ambientali e risparmi energetici notevoli. Di queste, non fanno parte le abitazioni costruite dopo il 2001, già dotate di un considerevole livello d’efficienza energetica, e quelle antecedenti il 1919, perché molto antiche e quindi difficilmente inseribili in piani di riqualificazione.
Secondo un’elaborazione dati Cofely realizzata nel 2013, la spesa complessiva al 2020 in efficienza energetica nel residenziale sarà di circa 225 miliardi di euro, mentre le risorse impiegate nel settore nel 2012 sono state pari a circa 28 miliardi di euro. Questi numeri promettono bene, specie se si pensa che la cifra preventivata al 2020 corrisponde a più della metà del valore del “mercato disponibile”, stimato in 435 miliardi di euro e rappresentato dalle strutture da efficientare abitate da coloro che hanno interesse a investire e posseggono il reddito necessario a realizzare tali interventi.
Se, dal 2013 al 2020, la spesa in efficienza energetica nel settore residenziale dovesse rispettare le ultime previsioni, il contributo del comparto alla sfida lanciata dall’Unione Europa sarà, probabilmente, decisivo. Valutare gli effetti sul mercato della politica degli incentivi è, invece, più complesso. Dal mondo degli investitori arriva, però, un’indicazione: alla politica d’incentivazione del settore vanno aggiunti interventi in grado di favorire una migliore comprensione delle opportunità proposte, capaci di rendere meno difficoltoso l’accesso agli sgravi fiscali. Sgravi fiscali che contribuiscono all’economia nazionale: è stato, infatti, stimato che valgono più di un punto di Pil.
“Come operatore di riferimento nei servizi per l’efficienza energetica – commenta Enrico Colombo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia – non possiamo non notare che oggi molti privati, a causa della farraginosità del procedimento di accesso agli incentivi, hanno difficoltà a godere degli sgravi fiscali e finiscono per rinunciarvi. Ci auguriamo, pertanto, che la conferma dei bonus fiscali, anche per i prossimi anni, sia accompagnata da una semplificazione del procedimento per accedervi, tale per cui esso divenga più “snello” e comprensibile agli utenti. Questo incentiverebbe gli investimenti in efficienza energetica nel mercato residenziale, contribuendo al raggiungimento, per il nostro Paese, degli obiettivi di risparmio energetico fissati dalla Commissione Europea”.
In questo scenario, Cofely Italia, per rispondere alle difficoltà e alle richieste che giungono dagli utenti, ha introdotto sul mercato residenziale la soluzione integrata “Sistema CASA”, mediante la quale è in grado di gestire direttamente anche tutte le pratiche necessarie all’ottenimento degli incentivi e detrazioni fiscali oggi in vigore.
In seguito ad una diagnosi energetica e ad una valutazione delle specifiche esigenze, Cofely individua un pacchetto di interventi modulari per l’efficienza complessiva degli stabili.
Il “Sistema CASA” prevede, infatti, una tipologia d’interventi diversificata: impianti solari termici e/o fotovoltaici, sistemi di micro cogenerazione e a pompa di calore, caldaie a condensazione e/o ad alta efficienza e sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Altre opzioni riguardano, invece, operazioni di isolamento termoacustico dell’abitazione con sistemi a cappotto o ad insufflaggio, fino all’installazione di impianti di diffusione come condizionatori o pannelli radianti.
“A seconda degli interventi – spiega Marcio Decio, Direttore Polo Residenziale & Oil di Cofely Italia – è possibile raggiungere risparmi sui costi in bolletta per riscaldamento e acqua calda sanitaria che vanno dal 20% al 45%. Abbiamo all’attivo in tutta Italia contratti di servizio energia in cui sono integrate, in maniera modulare, diverse soluzioni: dai sistemi solari termici e fotovoltaici, alle pompe di calore, alla micro cogenerazione, all’isolamento a cappotto termico, soluzioni installate presso 50.000 abitazioni monofamiliari e 3.300 condomini dotati sia di riscaldamento autonomo che centralizzato. Ma non dimentichiamo che gran parte del risparmio, senza sacrificio, arriva anche da un utilizzo attento dell’energia. Per questo motivo, Cofely promuove presso tutti i suoi clienti l’adozione di comportamenti eco-responsabili con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e rendere le abitazioni più ecosostenibili e meno energivore”.
Il complesso di tecnologie e interventi dell’offerta “Sistema CASA” di Cofely hanno già raccolto le prime adesioni, in particolare nel Nord Italia. Le prime richieste hanno riguardato l’installazione nelle abitazioni di impianti solari, fotovoltaici e termici e la realizzazione di interventi di isolamento termoacustico a cappotto. Tra le principali referenze di Cofely, da evidenziare l’installazione di quattro impianti di micro cogenerazione che alimentano l’istituto scolastico “Tettamanti” di Busto Arsizio (VA) e tre condomini dislocati nei Comuni di Parabiago (MI) e Busto Arsizio (VA). Tali impianti consentono ogni anno risparmi che in media oscillano tra il 10 e il 20% sulla spesa termica; per la parte elettrica, invece, i vantaggi in bolletta vanno dal 15% al 20%.
“Sistema CASA”: ecco quanto fa risparmiare ciascuna tecnologia
Qual è la tecnologia, applicabile all’ambito residenziale, più green e conveniente? Non esiste un vincitore, ma è possibile stilare una classificazione dei rendimenti medi per ciascuna delle tipologie d’impianti energetici installabili in casa.
In ambito riscaldamento, ad esempio, le caldaie a condensazione, consentono un risparmio diverso a seconda degli impianti a cui si associano: se aggiunte ad una struttura a radiatori, il vantaggio è tra il 15% e il 20%; con un impianto a “fan coil”, invece, il risparmio può arrivare anche a 35%; la combinazione di caldaie a condensazione e pannelli radianti garantisce, invece, un risparmio che va dal 30% al 50%.
Allargando, poi, lo spettro d’analisi al riscaldamento condominiale, è da segnalare l’ingresso su questo mercato di un innovativo sistema, progettato, costruito e prodotto da Cofely Italia, che garantisce un sensibile taglio dei costi in bolletta, che vanno dal 10 al 30%, e emissioni tra le più basse della categoria.
È recente, infatti, il lancio di “Smart Energy Box 10+5”, una vera e propria micro centrale termica così compatta da integrare in un “box” tutti i diversi componenti delle sottostazioni che forniscono calore ai condomini. Con questo nuovo sistema, Cofely supera l’attuale frammentazione della filiera energetica, ponendosi sul mercato come primo e unico soggetto responsabile dell’intero servizio: dalla creazione e installazione del prodotto tecnologico alla produzione di calore e garanzia di fornitura costante nel tempo. Un’innovazione offerta da Cofely, che diventa l’unico interlocutore per l’utente, dando garanzia di funzionamento ed efficienza dell’intero sistema per 15 anni. In particolare, le caratteristiche “smart” del prodotto assicurano: la prevenzione di ogni malfunzionamento, attraverso un sistema di telecontrollo installato internamente, un impatto sonoro pari a “zero” e la forte riduzione delle emissioni in atmosfera, grazie alla generosità dei volumi delle camere di combustione interne.
Volendo esaminare, invece, i gradi di efficienza prodotti dallo sfruttamento dell’energia solare, emerge che con un impianto fotovoltaico tarato sui consumi reali dell’abitazione il risparmio sui consumi elettrici potrebbe anche essere totale. Con i pannelli solari, invece, i risparmi su riscaldamento e acqua calda sanitaria raggiungono il 25%.
Guardando ai benefici ottenibili grazie ad interventi di ristrutturazione edilizia, un corretto sistema d’isolamento a cappotto può assicurare una spesa inferiore anche del 55%, ma comunque non più bassa del 30%; mentre un adeguato sistema ad insuflaggio consente una diminuzione della spesa sul riscaldamento tra il 30% e il 40%; la semplice sostituzione degli infissi permette, infine, un risparmio anche del 10%.
Un capitolo a parte merita, invece, il sistema a pompa di calore: dalla sua installazione, infatti, si può ottenere un risparmio fino al 40% sui consumi di una caldaia a gas, in abbinamento con impianto a pannelli radianti o “fan coil”, e può raggiungere il 60% se abbinato a un impianto fotovoltaico. La semplice installazione poi di un sistema di controllo elettronico della temperatura e di valvole termostatiche può garantire un ulteriore taglio sulla spesa media pari al 10%.