In Mauritania con l’ambiente non si scherza.
Dal 1 Gennaio 2013 infatti chi produce e/o utilizza sacchetti di plastica rischierà fino a un anno di carcere.
L’uso di questo tipo di buste, infatti, in tutta la nazione, e non solo, è una delle principali cause di morte per specie marine ed altri animali.
Moltissimi cittadini non gettano nei contenitori i sacchetti usati, abbandonandoli dove capita, proprio per questo il Governo locale è intervenuto in maniera molto incisiva con ammende e addirittura reclusione.
Il ministro dell’Ambiente mauritano è intervenuto sul tema sottolineando che nello stomaco dell’80 per cento dei bovini abbattuti nei mattatoi del Paese sono stati trovati i sacchetti in questione, che, per la loro composizione, rappresentano il 25 per cento delle 56 mila tonnellate di rifiuti prodotti all’anno a Nouakchott, capitale mauritana.
Nell’ultimo periodo sono molti i Paesi che si stanno adoperando in questo senso, oltre all’Africa anche l’Europa, compresa l’Italia, sta eliminando i vecchi sacchetti favorendo l’uso di buste biodegradabili.
Anche secondo l’Onu infatti i primi a rischiare se non si rispetta l’ambiente sono coloro i quali producono sacchetti in plastica e, con essi, chi li importa.