Il Benessere in sole dieci mosse!
Ecco lo slogan con cui l’Associazione Comuni Virtuosi, Italia Nostra e Adiconsum si rivolgono al mondo della produzione e della distribuzione per consigliare dieci mosse attuabili nel breve e medio periodo per diminuire l’impatto ambientale di imballaggi e non solo.
Oltre ai promotori a sostenere questo progetto c’è un grande gruppo di enti locali,circa 300 tra associazioni nazionali e locali e singoli cittadini, richiedenti anche loro mosse tempestive a favore dell’ambiente.
Questa iniziativa partecipa anche alla Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti (17-25 novembre), evento che vuole far risaltare l’esigenza di ridurre la quantità dei rifiuti, aumentare la produzione eco-compatibile e tanto altro.
Secondo le stime della Banca Mondiale infatti la crescita della popolazione mondiale e lo sviluppo economico dei Paesi emergenti porterà nei prossimi 10-15 anni ad un raddoppio dei rifiuti solidi urbani ed un intervento per ovviare a questo grande problema è più che necessario.
Inoltre a livello europeo l’Italia occupa il 20° posto su 27 Stati membri e risulta essere tra i dodici Paesi che hanno basse performance di gestione dei rifiuti per cause politiche, mancanza di incentivi, strutture inadeguate e scarso sfruttamento del riciclaggio.
Il lavoro per invertire la rotta deve partire da ogni casa ed espandersi alla grandi aziende presenti nella nazione affinché l’Italia diventi una “Società del riciclo” .
L’industria del riciclo viene riconosciuta come uno degli assi portanti della green economy capace di creare un’occupazione 10 volte maggiore rispetto allo smaltimento in discarica e all’incenerimento.
Intanto per chi non vuole perdere tempo sono già disponibili le 10 tecniche per adoperarsi a favore dell’ambiente.
1) Sostituire tutti gli imballaggi non riciclabili;
2) Ridurre il peso degli imballaggi con l’eliminazione dei doppi imballaggi e componenti accessori all’imballaggio superflui e mettere in commercio di prodotti iperconcentrati o allo stato solido;
3) Sostituire o eliminare negli imballaggi quelle componenti che ne impediscono o complicano il riciclaggio come le etichette sleeves e l’uso di additivi, coloranti e composti esterni.
4) Ottimizzare l’impiego dei materiali e del design dei contenitori ai fini di un riciclo efficiente.
5)Promuovere l’uso di contenitori a rendere (anche in plastica infrangibile)
6)Utilizzare ove possibile materiale riciclato per realizzare il packaging al posto di materia vergine.
7) Adottare un sistema di marcatura/etichettatura degli imballaggi che possa comunicare in modo chiaro e trasparente al consumatore il grado di riciclabilità dell’imballaggio stesso.
8 ) Nei punti vendita della GDO: favorire la nascita di circuiti specifici a “filiera breve” raccolta-riciclo-riprodotto, anche con sistemi a cauzione come avviene ad esempio in molte catene GDO centro europee.
9) Nei punti vendita della GDO: eliminare l’imballaggio eccessivo e ridurre il consumo di sacchetti monouso per l’ortofrutta introducendo soluzioni riutilizzabili.
10) Nei punti vendita della GDO: favorire un cambio di abitudini che spinga i cittadini consumatori al riutilizzo di contenitori portati da casa e all’adozione di prodotti con parti intercambiabili adatti all’uso multiplo in quanto unica strategia possibile ed efficace per ridurre il consumo usa e getta.
Ciao