La decisione era nell’aria da tempo. A fine 2013 il distacco definitivo in accordo con Sorgenia Spa.
I due manager marchigiani – Adriano Maroni e Roberto Marcucci – già azionisti di minoranza, hanno deciso di acquisire il controllo dell’azienda e rilanciarla.
Menowatt GE il nuovo nome che sarà definito con atto notarile nelle prossime settimane. Il management non cambia.
L’operazione di Management Buy Out rispecchia la volontà di investire ancora di più sull’innovazione, la ricerca e lo sviluppo nel settore della white e green economy, con l’intento di svilupparsi a livello internazionale. Un marchio Made in Italy che sarà sinonimo di affidabilità, qualità e innovazione.
“In cinque anni il nostro piano di sviluppo prevede a regime un EBITDA di circa 7 milioni di euro. Il nostro obiettivo principale – spiega Adriano Maroni – è quello di puntare come sempre sulle risorse umane nella ricerca, continuando a promuovere la filiera produttiva. Tutto è italiano e fino ad ora è stato addirittura made in Marche, come il Dibawatt®. Ora – prosegue Maroni – allargheremo l’orizzonte: non solo outdoor con prodotti per l’efficienza nella pubblica illuminazione, ma anche efficienza indoor con nuovi prodotti per interni. Nel nostro progetto, Menowatt GE si occuperà anche di microgenerazione idroelettrica”.
L’attenzione per la sostenibilità ambientale nel processo di innovazione e di efficienza rimane un imperativo per la Menowatt GE. In questo senso, si spiega la presenza nell’assetto societario di Legambiente che ha seguito la migrazione rimanendo fra gli investitori.
Stessa azienda, nuovi progetti, per questa ESCo prima nel settore ad essere certificata UNI CEI 11352 in Italia. E con i risultati raggiunti negli anni il progetto sembra interessante anche per alcuni investitori istituzionali che hanno manifestato interesse allo sviluppo previsto, che parte dalla internazionalizzazione per arrivare, allo sviluppo di tecnologie di ultimissima generazione.