Inquinamento della plastica: anche Nestlé adotta soluzioni green

Inquinamento della plastica: anche Nestlé adotta soluzioni green

Nestlé ha presentato la propria strategia per conquistare un futuro libero dall’inquinamento, annunciando una serie di azioni specifiche in linea con l’impegno già assunto nell’aprile 2018 che punta a rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025. L’azienda si concentrerà in particolar modo sulla riduzione dei rifiuti plastici.  

Mark Schneider, CEO di Nestlè, ha dichiarato: “La nostra visione per il futuro e il nostro piano d’azione delineano l’impegno e l’approccio di Nestlé per affrontare la sfida dei rifiuti derivanti dagli imballaggi in plastica. Seppur fortemente impegnati in svariate azioni di riciclo, sappiamo che il raggiungimento del 100% della riciclabilità non è sufficiente per contrastare il problema dell’inquinamento della plastica. Dobbiamo alzare l’asticella e fare molto di più. Siamo determinati a valutare ogni possibilità per vincere questa difficile sfida e adottare diverse soluzioni che possano avere un impatto sin d’ora.

Affrontare un problema articolato come quello dell’inquinamento derivante dalla plastica richiede una visione olistica e uno sforzo ben orchestrato. Per raggiungere il nostro obiettivo sono necessarie specifiche azioni e, per questo motivo, Nestlé ha annunciato oggi diverse iniziative concrete per aprire la strada a materiali alternativi e contribuire a un futuro libero dai rifiuti stimolando un cambio di passo e di comportamento.

“Crediamo nel valore e nell’utilizzo dei materiali riciclabili e compostabili a base di carta e nei polimeri biodegradabili, in particolar modo in quei posti in cui non esistono le infrastrutture adibite al riciclo” continua
Mark Schneider”. Un’azione collettiva è essenziale. Per questo, è fondamentale coinvolgere i consumatori, i nostri partner commerciali e tutti i colleghi di Nestlé per far sì che ognuno faccia la propria parte. Vi assicuriamo che Nestlé sarà un punto di riferimento in questa direzione!”

Materiali alternativi
all’avanguardia

A dicembre 2018, Nestlé ha annunciato la creazione dell’Istituto di Ricerca sul Packaging attraverso cui, anche tramite la collaborazione con i suoi partner industriali, l’azienda si pone l’obiettivo di sviluppare nuovi materiali e soluzioni per la creazione di confezioni sostenibili. 

A livello globale, tra il 2020 e il 2025 Nestlé eliminerà tutte le plastiche utilizzate per il confezionamento dei prodotti, che non si possono riciclare o risultano difficili da trattare. Nel fare questo, Nestlé sta introducendo materiali di imballaggio alternativi nel suo portafoglio globale di prodotti e sta stringendo partnership con realtà pioniere su packaging innovativi e all’avanguardia:

  • Partendo da febbraio 2019, Nestlè comincerà a eliminare
    tutte le cannucce di plastica dai suoi prodotti, e utilizzerà materiali
    alternativi e design innovativi per ridurre i rifiuti.
  • Nel primo trimestre del 2019, Nestlé comincerà anche a
    produrre imballaggi di carta per Nesquik.
    Nella seconda metà del 2019 sarà il turno dello snack Yes!. Anche Smarties, a
    partire da quest’anno, inizierà a sviluppare confezioni senza plastica mentre Milo introdurrà un nuovo packaging a
    base di carta nel 2020.
  • Per le bottiglie delle acque Nestlé, l’utilizzo di PET
    riciclato raggiungerà il 35% entro il 2025 a livello mondiale e raggiungerà il 50%
    negli Stati Uniti, con un focus specifico sull’iconico brand Poland Spring. Ancora, entro la fine del
    2025, Nestlé Waters aumenterà fino al 50% le percentuali di PET riciclato per i
    brand europei Acqua Panna, Levissima,
    Buxton e Henniez.
  • Un sistema di riciclo di successo richiede un’adeguata
    infrastruttura che al momento non esiste dovunque. L’Istituto di Ricerca sul Packaging di Nestlé sta studiando, tra le
    varie alternative, nuovi materiali derivati dalla carta e polimeri
    biodegradabili/compostabili che siano anche riciclabili. Questa potrebbe
    diventare una soluzione interessante laddove le infrastrutture per il riciclo non
    esistono e non potranno essere implementate nel breve periodo.
  • Per raggiungere questo obiettivo, Nestlé sta collaborando
    anche con partner esterni. Infatti, l’azienda ha stretto una partnership globale
    con Danimer Scientific al fine di
    sviluppare una bottiglia riciclabile e biodegradabile in mare. Danimer
    Scientific, con sede a Bainbridge in Georgia (USA), è un pioniere nell’ideare
    nuovi modi per produrre prodotti di plastica più sostenibili e naturali.
  • Inoltre, Nestlé ha iniziato una collaborazione con PureCycle Technologies per la
    produzione di Polipropilene riciclato per uso alimentare (PP). PureCycle
    Technologies sta commercializzando tecnologie di riciclo all’avanguardia che
    possono rimuovere i colori, gli odori e i contaminanti dai rifiuti di plastica
    per trasformarli in una resina vergine. Il Polipropilene è un polimero
    comunemente utilizzato per imballare gli alimenti in confezioni, vasetti, tazze
    e bottiglie.

Contribuire
a creare un futuro libero dall’inquinamento

Oltre a rispettare il suo impegno per il 2025, Nestlé si
pone un obiettivo più a lungo termine: fermare la dispersione di plastica
nell’ambiente lungo la catena del valore globale. Questo aiuterà a evitare
l’accumulo di plastica in natura e a raggiungere la “plastic neutrality”.

L’inquinamento marino provocato dalla plastica rappresenta un problema in particolare per l’Indonesia e per altri paesi del Sud-est asiatico. Nestlé è dunque diventata la prima azienda partner del Progetto STOP, lanciato nel 2017 in Indonesia. Progetto STOP è un’iniziativa che vuole prevenire la dispersione della plastica nell’oceano, in collaborazione con i governi e i centri abitati nel Sud-est asiatico.

Il progetto sta creando un sistema sostenibile, circolare e a basso costo che permette di generare il maggior valore possibile dai rifiuti. Un sistema che include il supporto di diverse iniziative locali e coinvolge persone che raccolgono rifiuti lungo la costa indonesiana. Nei prossimi mesi, vogliamo portare questo esempio nei paesi in cui siamo presenti con la volontà di trasmettere in questi mercati il concetto di “plastic neutrality”. In futuro Nestlé fornirà maggiori dettagli sull’argomento.

Alla guida
di nuove abitudini

Per affrontare la sfida ai rifiuti in plastica, è
necessario un cambiamento nei comportamenti di tutti noi. Per questo, Nestlé si
impegna a promuovere un cambiamento positivo duraturo e d’impatto. Perché
sappiamo che non esiste posto migliore per iniziare il cambiamento se non
dall’interno della nostra azienda.

  • Tutte le 4.200 strutture di Nestlé nel mondo si impegnano
    a non utilizzare oggetti di plastica monouso che non possono essere riciclati.
    Questi oggetti saranno rimpiazzati da materiali che possono essere facilmente
    riciclati o riutilizzati. Per quanto riguarda i materiali riciclabili come il
    PET e l’alluminio, Nestlé si assicura che laddove vengono consumati siano
    disponibili i metodi adatti per la raccolta. Allo stesso modo, l’azienda si
    impegna a sensibilizzare tutti sul tema del riciclo attraverso appropriate
    comunicazioni.  
  • I dipendenti di Nestlé di tutto il mondo e a tutti i
    livelli dedicheranno le loro giornate di volontariato alla raccolta dei rifiuti
    e parteciperanno a un’attività di pulizia durante la Giornata Mondiale degli
    Oceani che si terrà l’8 giugno 2019. Per dare l’esempio, a inizio estate 2019, il
    Board di Nestlé e i dipendenti dell’headquarter svizzero prenderanno parte alla
    pulizia del lago di Ginevra nel maggio 2019.

La sfida sulla plastica e gli sforzi per arrivare
all’obiettivo dello “zero impatto ambientale” costituisce parte integrante
dell’impegno di Nestlé per la creazione di valore condiviso. Nestlé si
impegnerà nella lotta contro l’inquinamento della plastica e riferirà i
progressi fatti dall’azienda in questa direzione.

Comments are closed.