Il problema dell’inquinamento del mare è ormai cosa nota, ma da qualche tempo a questa parte c’è chi si sta adoperando per risolvere, o quantomeno per arginare, questo problema. Attualmente ben 46 mila pezzi di plastica per chilometro quadrato occupano l’oceano e se si potessero raccogliere e radunare formerebbero un’isola più grande di molte nazioni. Questo numero è destinato soltanto ad aumentare; la plastica infatti per degradarsi necessita di tempi lunghissimi e, se si considera l’uso quotidiano che se ne fa, questo rapido aumento di rifiuti non stupisce.
Per ovviare a questo problema l’azienda svedese Electrolux è già attiva da due anni nella raccolta di rifiuti plastici dal mare destinandoli al riciclo.
Con il progetto di sostenibilità a lungo termine “Vac from the sea” la compagnia svedese vuole sensibilizzare le persone verso il problema dei rifiuti, in particolare quelli presenti in mare. Gli utenti del sito Electrolux possono partecipare attivamente nel blog dedicato a Vac from the sea commentando e proponendo nuovi progetti a favore dell’ambiente.
Con questa campagna l’Electrolux vuole inoltre promuovere il primo aspirapolvere realizzato interamente con bottiglie di plastica recuperate dal mare. Questo prodotto ricopre già il 70% delle vendite dell’azienda e il progetto è quello di raggiungere il 100%.
Sempre a favore dell’ambiente sta operando lo studio britannico Swine, che all’ultimo Salone del mobile di Milano ha presentato la Sea Chair. La seggiola realizzata con materiali plastici trovati al largo di Porthtowan è valsa alla Swine il Sustain Rca.
Tra gli oggetti curiosi realizzati con materiali di riciclo si spazia dalle coperture delle tavole da surf, fino ad un’intera isola galleggiante realizzata dallo studio Whim Architecture con l’idea di creare un habitat ecologico interamente sostenibile.