Pomì rende il pomodoro “verde”

Pomì rende il pomodoro “verde”

Pomì, celebre marchio “del pomodoro”, investe da sempre in un sistema di coltivazione, produzione e confezionamento che ha come obiettivi il risparmio idrico e l’assoluta salubrità del cibo, garantendo elevati livelli di qualità e sicurezza, sia per la forza lavoro sia per l’ambiente.

Il risultato è una crescente ottimizzazione dei sistemi d’irrigazione grazie a nuove tecniche che possono risparmiare fino al 26% d’acqua ogni anno rispetto alle tecniche tradizionali. A questo si affianca la rigida applicazione dei disciplinari per un’agricoltura integrata nel rispetto della biodiversità, l’oculata gestione dei rifiuti e l’elevata ottimizzazione della logistica per il trasporto.

Per questo motivo per il terzo anno consecutivo è stato rinnovato l’accordo tra Pomì e Legambiente per l’Etichetta per il Clima.
“Con Pomì siamo stati il primo marchio del settore alimentare a ottenere l’Etichetta per il clima. L’obiettivo era dichiarare con trasparenza la quantità di CO2 emessa durante il ciclo di vita di alcuni nostri prodotti – dichiara Costantino Vaia, Managing Director del Consorzio Casalasco del Pomodoro – Un’adesione volontaria nel 2011 che oggi posso definire una vera sfida di successo: rinnoviamo, infatti, per il terzo anno consecutivo, l’accordo con Legambiente che consente ai prodotti Pomì di aggiungere una garanzia ulteriore di qualità per i nostri consumatori. Vogliamo lasciare un’impronta, ma direttamente in cucina e sulla tavola: desideriamo dare un segno tangibile, un concreto mezzo per una scelta consapevole che permetta a chi realizza o consuma una qualsiasi ricetta a base pomodoro Pomì, di riconoscere immediatamente il nostro impegno reale e quotidiano nel porre attenzione all’ambiente”.

É la Coltura del Benessere, la filosofia di Pomì che, consapevole delle conseguenze sociali ed ambientali del proprio operato, pone attenzione globale a tutti gli aspetti della produzione e all’impatto che le scelte alimentari hanno sulle economie globali oltre che sul clima. L’accordo con Legambiente s’inserisce, infatti, all’interno di un piano strategico più ampio che ha al centro una piena assunzione di responsabilità nei confronti del consumatore e dell’ambiente, ma anche del territorio e delle persone.

Fondamentale, inoltre, l’attenzione per le confezioni: la versione brick dei prodotti Pomì di tutti i formati disponibili è certificata con il marchio FSC (Forest Stewardship Council) che identifica la carta proveniente da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

A questo piano integrato di azioni per ridurre notevolmente l’impatto ambientale, che si rivela vincente di anno in anno, si aggiunge Pomì Trace: il sistema tecnologico e informatico creato dall’azienda a favore del consumatore che rende possibile a tutti la tracciabilità dei prodotti. Un brand che firma passate e polpa di pomodoro per l’Italia e per tutto il mondo e che allo stesso tempo rappresenta una scelta, una preferenza consapevole per un prodotto che fa del benessere delle persone, del territorio e dell’ambiente la sua primaria finalità.

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