Re-made in Italy: come reinventare un’economia sostenibile

Re-made in Italy: come reinventare un’economia sostenibile

Il triciclo, si sa, è un mezzo a tre ruote. E su tre ruote si articola anche l’attività della cooperativa il T-Riciclo. O meglio, su tre R: riusa, ricicla, reinventa. Tre ruote e tre R alla base dell’economia sostenibile, quella che mira alla salvaguardia ambientale e a criteri di consumo più sensati. Se volete saperne di più non potete mancare all’appuntamento “RE-MADE IN ITALY”, la creatività e l’arte delle mani in mostra, che si terrà per l’intera giornata di venerdì 22 novembre in via Cassia 472, nei locali del Teatro Patologico.

Organizzata dalla Cooperativa il T-Riciclo, impegnata da oltre dieci anni nel settore dell’educazione ambientale rivolta ai più giovani, la mostra RE-MADE IN ITALY è la proposta per tornare a confrontarsi sulla sostenibilità come materia di cultura ed economia del XXI secolo.

Il recupero visto non solo come riciclo di materiali e oggetti di scarto ma come rinascita del laboratorio artigiano e di sapienti mestieri manuali come quello del taglio e cucito, del design, della creatività e ingegnosità, vanto nazionale e volano del marchio “Made in Italy”, per un rilancio dello stesso in versione sostenibile.

Venerdì 22 novembre, sarà dunque una giornata di mostra, di laboratori e d’interventi delle e sulle arti manuali. Verranno esposti oggetti di design e di artigianato artistico elaborati da un gruppo di artigiani, artisti e designer del riciclo e recupero selezionati da Riscarti Festival che collabora con cooperativa il T-Riciclo e che dell’arte degli scarti ha fatto un festival internazionale. In mostra oggetti, complementi d’arredo, moda e accessori ri-nati da un vasta gamma di materiali: dalle stoffe alla carta, dal vinile all’alluminio, dal vetro alla plastica.

Alle 11 si terrà l’ incontro fra gli studenti delle scuole superiori e una testimonial d’eccezione, la Prof.ssa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, Presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus e membro del Comitato Onu per i diritti del fanciullo, che ci parlerà dell’importanza del lavoro manuale nel superamento del disagio. Seguirà la testimonianza di imprenditori artigiani virtuosi e saranno attivi i laboratori manuali per far riscoprire ai giovani l’intelligenza delle mani, oggi governate dalle leggi di una tastiera di computer o del telefonino che poi tanto “smart non è, e la cui abilità può invece rappresentare un’alternativa professionale per il domani.

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