“Riparare, non disperare”: ridare vita agli oggetti è possibile

“Riparare, non disperare”: ridare vita agli oggetti è possibile

Riparare, non disperare. Un motto semplice ma troppo spesso dimenticato.
Fortunatamente però Ugo Vallauri e Janet Gunter hanno ideato il “Restart Project” ispirandosi ai “Fixers Collective” americani ed al “Repair Cafè” di Amsterdam organizzando a Londra interessanti workshop mensili.

Durante questi corsi gratuiti i partecpianti possono apprendere interessanti tecniche per riparare elettrodomestici, ma non solo, che apparentemente sembrano giunti a fine vita.

Questa buona abitudine sta destando molto interesse in tutto il mondo soprattutto perchè il riciclo e la riparazione sono una delle migliori risponde alla crisi economica degli ultimi anni. In Olanda addirittura il “Caffè della riparazione” ha ricevuto sovvenzioni statali di circa mezzo milione di Euro.

In Italia ad esempio un passo verso questo tipo di progetto è stato fatto da PcOfficina che, nel capoluogo lombardo, tiene corsi due volte alla settimana per imparare a riparare i propri computer che spesso vengono ritenuti non funzionanti quando in realtà hanno solo bisogno di una formattazione.

Sempre lungo lo Stivale esistono associazioni come Ohibò che istruiscono i giovanissimi a sfruttare fino all’ultimo lettori musicali e telefonini evitando inutili acquisti dispendiosi per i genitori e per l’ambiente.

Non dimenticate inoltre che su youtube esistono tantissimi tutorial, ovvero video dimostrativi, che possono essere d’aiuto in moltissime occasioni senza costringervi ad uscire di casa dandovi inoltre l’occasione di intervenire rapidamente.

Se le informazioni che trovate sul web sono il lingua inglese non preoccupatevi! Seguite la pagina Facebook del Consorzio ReMedia per scoprire, ogni giorno, come si traducono tantissimi vocaboli del mondo green!

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