Offre un servizio essenziale per i cittadini, a basso impatto ambientale. E dà un netto contributo al taglio delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. E’ il teleriscaldamento, una tecnologia nata più di un secolo fa e che oggi vive una seconda giovinezza: si sta diffondendo in tutto il mondo, in particolare nelle grandi città. E’ un sistema di riscaldamento urbano che funziona con l’acqua, scaldata in centri di produzione alimentati da diverse fonti, in gran parte rinnovabili e disponibili sul territorio, quindi a km zero.
A questo tema è dedicato il nuovo Dossier Hera, che riapre la serie di approfondimenti sul web messi in campo dalla multiutility a partire dallo scorso anno.
Il Dossier spiega che cos’è il teleriscaldamento e quali sono i benefici che comporta il suo uso. Il cittadino, ad esempio, non deve pensare alle manutenzioni degli impianti: se ne occupa il gestore. Per l’ambiente i vantaggi sono concreti, perché si ottiene un netto taglio delle emissioni inquinanti. La Commissione Europea infatti raccomanda l’uso del teleriscaldamento: studi recenti confermano che raddoppiando la volumetria oggi servita in Europa con questo sistema (555 TWt, circa 55 milioni di appartamenti), si risparmierebbe il 2,6% di energia primaria e si ridurrebbero del 9,3% le emissioni di CO2 (circa 400 milioni di tonnellate all’anno).
Molti sono gli spunti contenuti nel dossier legati allo scenario internazionale: da New York a Reykjavik, senza dimenticare Amburgo, Copenhagen, Vienna, Brescia e Ferrara. Una panoramica sulle esperienze ‘eccellenti’ nel mondo e sull’uso nel teleriscaldamento di fonti anche molto diverse tra loro, come la geotermia o la termovalorizzazione.
E’ proprio sul territorio in cui opera Hera, a Modena, che è nata nel 1970 la prima rete di teleriscaldamento in Italia. La rete, tuttora al servizio del Quartiere Giardino, è stata realizzata dal Comune e poi affidata in gestione all’azienda AMCM, poi confluita in Hera. A stretto giro è arrivata Brescia, nel 1971, con un progetto all’avanguardia a livello internazionale che ora serve il 70% degli edifici urbani.
I servizi di teleriscaldamento gestiti da Hera sono presenti in varie città dell’Emilia-Romagna, dalle 22mila utenze di Ferrara ai 3.500 appartamenti tele riscaldati a Modena. A Cesena c’è l’Ospadale Bufalini, a Imola il 20% della città è servito da teleriscaldamento.
Ferrara vanta già un teleriscaldamento all’avanguardia. Con il nuovo Polo Energie Rinnovabili di Hera diventerà ancora più sostenibile: servirà il 40% degli alloggi usando, al 91%, fonti green. Sul progetto di Ferrara sarà on-line anche la videointervista a Fausto Ferraresi, direttore direzione Teleriscaldamento di Hera e presidente di Airu, l’Associazione italiana riscaldamento urbano.
Fonte: Gruppo Hera
Questo non lo conoscevo!
Mi fa molto piacere che vengano riprese anche tecnologie più “antiche” ma che possono essere ancora molto vantaggiose sia per noi che per l’ambiente!