Il green può essere un punto di forza non solo in termini di risparmio energetico e tutela del pianeta ma anche come vero fiore all’occhiello di design.
Uno degli esempi in merito a ciò è sicuramente la stazione di Torino Porta Susa che ha unito architettura e fotovoltaico in maniera perfetta rendendo particolarmente bella una distesa di pannelli solari.
Grazie a questo lavoro la stazione alta velocità del capoluogo piemontese ha conquistato il premio Eurosolar, indetto dall’omonima Associazione no-profit, nata per incentivare le sperimentazioni nel campo dell’architettura ecologica, dell’urbanistica responsabile e della mobilità urbana ecosostenibile.
L’assegnazione è giunta grazie alla realizzazione della copertura del corpo stazione, realizzata per due terzi con il fotovoltaico che soddisfa quasi tutto il fabbisogno energetico del terminal. Per non far mancare la trasparenza ogni pannello è stato appositamente tagliato dando inoltre una forma particolarmente bella alla vista e ondulata.
L’estensione della copertura raggiunge oltre 10.000 mq, sfruttando una potenza di 600 KW mostrando con semplicità come architettura ed efficienza possano coniugarsi alla perfezione.
Il progetto e’ stato realizzato da un consorzio tra gli studi parigini Arep SA e Silvio d’Ascia, che ha ritirato il premio a Berlino, in cooperazione col docente di architettura torinese Agostino Magnaghi che hanno cercato lo spunto dalle celebri gallerie del ‘900 e dai comuni portici diffusi in molte città, tra cui anche Torino.
Anche le Ferrovie dello Stato sono intervenute sul lavoro svolto dagli architetti definendo il loro lavoro come una nuova innovativa interpretazione del rapporto tra il sistema ferroviario e quello viario.