Molti di noi, sottovalutandone le cause e la gravità, hanno gioito particolarmente per le temperature miti di questo 2012 che si sta per concludere.
Certo il primo freddo si sta facendo sentire, e le montagne stanno (finalmente) iniziando a tingersi di bianco. In pochissimi ricordano di aver indossato le prime giacche pesanti a dicembre inoltrato e di non aver avuto bisogno di mettere guanti e cappello durante il mese di Novembre.
Proprio il penultimo mese dell’anno ha fatto registrare temperature massime e minime da record: secondo ISAC-CNR questa anomalia che ha interessato l’Italia è pari a +2,4°C rispetto alla media tra 1971-2000, divenendo così il quarto Novembre più caldo degli ultimi due secoli.
Il mese che si è appena concluso non è stato l’unico caso anomalo, anche l’estate infatti è stata addirittura la seconda più calda di sempre, facendo sì che il 2012 si chiuda all’incirca a 1.17° in più rispetto alla media ’71-2000.
Preoccupante da un lato e risolutivo da un’altro è stato il meteo che ha interessato Novembre: nell’Italia settentrionale sono cadute circa due volte e mezzo in più di precipitazioni rispetto alla media, compensando in parte la siccità caratteristica di quest’annata, preoccupando però per l’andamento irregolare.
Negli ultimi due anni si sono registrati infatti fenomeni piovosi preoccupanti quali le alluvioni: Genova, Le Cinque Terre, la Toscana e molti altri non dimenticheranno mai la devastazione della quale, tuttora portano i segni. Lo shock, unitamente a ciò che emerso in queste tristi occasioni testimonia come e quanto si necessiti di interventi immediati a favore del clima.