Roma punta sul green e su un look sostenibile, attento – per quanto possibile – all’ambiente, alla riduzione delle emissioni di CO2 e della quantità dei rifiuti, alla razionalizzazione dell’uso delle auto private così come delle apparecchiature tecnologiche e dei software.
I precursori di questa eco-tendenza sono state – almeno nella capitale – le Nazioni Unite e la Baxter Italia, che hanno realizzato palazzi verdi nello storico quartiere dell’Eur.
L’Onu è stata la prima in Italia a ottenere la certificazione Leed Gold (Leadership in energy and environmental design), grazie a una riduzione dei consumi energetici del 10% e a un riciclo dei rifiuti superiore all’88. La casa farmaceutica è riuscita, invece, a diminuire del 25% i consumi elettrici e del 30 quelli idrici.
Ma non solo istituzioni, anzi. La catena di negozi di abbigliamento Zara – che occupa un intero palazzo nella centrale via del Corso ha iniziato ad utilizzare lampade a led e a servirsi di camion biodiesel per la consegna delle merci, ottenendo un risparmio nei consumi pari al 30 per cento e un taglio di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera di 200 tonnellate l’anno. Anche Groupama si è tinto di verde, attraverso il rifacimento del quartier generale dell’Eur, in cui lavorano 700 dipendenti, in chiave totalmente eco-sostenibile.