Dopo il Trentino Alto Adige, da sempre tra le regioni più attente alla sostenibilità, è la volta del Veneto che, a Venezia, si prepara a presentare il piano d’azione per l’energia sostenibile da realizzare entro il 2020.
Il programma è molto ricco e approfondito, spaziando dalla riduzione di emissione di C02 di oltre 300 mila tonnellate all’anno, al ricorso a fonti energetiche fossili, passando per lo sviluppo di fonti pulite e rinnovabili.
Ad annunciarlo è stato lo stesso consiglio comunale di Venezia, che ha approvato il suddetto Piano d’azione per l’energia sostenibile.
Rispetto al Trentino, dove che comunque continua a rinnovarsi grazie anche all’attivazione di servizi e sperimentazioni attinenti all’eco- mobilità, Venezia ha puntato al coinvolgimento di fattori più diversificati.
La riduzione degli sprechi avverrà, come ricorda lo stesso assessore Gianfranco Bettin, grazie ad un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili, ad un recupero di efficienza energetica, ad interventi nell’ambito della pianificazione urbanistica oltre allo sviluppo della mobilità sostenibile.
Questo importante programma non si limita alla regione Veneto, ma unisce una vasta rete di città europee impegnate sugli stessi obiettivi, potendo inoltre usufruire del sostegno dell’Unione Europea.
L’ adesione a questo patto, infine, è condizione preliminare per accedere ai finanziamenti predisposti dall’Unione stessa.
