Classifica di Greenpeace sui produttori di elettronica più verdi

Greenpeace ha recentemente reso disponibile la sedicesima edizione della propria guida ai prodotti elettronici che classifica 18 produttori internazionali di computer, telefoni cellulari e altri prodotti di elettronica di consumo sulla base del loro impegno da un punto di vista ambientale.

Sono stati presi in considerazione diversi fattori per valutare le varie aziende: l’uso del PVC e di altre sostanze pericolose, le iniziative adottate per il recupero dei prodotti a fine vita e l’impatto ambientale dei processi produttivi, come la riduzione dei gas serra, il ricorso alle energie rinnovabili e l’utilizzo di plastica nei prodotti e negli imballaggi.

Passiamo ora alla classifica:

  1. Nokia 7,5/10
  2. Sony Ericsson 6,9/10
  3. Philips 5,5/10
  4. HP 5.5/10
  5. Samsung 5,3/10
  6. Motorola 5,1/10
  7. Panasonic 5.1/10
  8. Sony 5,1/10
  9. Apple 4,9/10
  10. Dell 4.9/10
  11. Sharp 4,7/10
  12. Acer 4,1/10
  13. Fujitsu 3,9/10
  14. Lenovo 3,5/10
  15. LG Electronics 3,5/10
  16. Toshiba 2,3/10
  17. Microsoft 1,9/10
  18. Nintendo 1,8/10

1. Nokia 7,5/10

Nokia rimane saldamente al primo posto della classifica. E’ sul piano chimico che l’azienda finlandese ottiene i migliori risultati. E’ bene ricordare infatti che tutti i modelli Nokia commercializzati dalla fine del 2005 sono privi di PVC. Nokia è anche molto attiva con un piano di recupero dei prodotti a fine vita, presente in 85 paesi con 5000 punti di raccolta. L’amministratore delegato di Nokia ha dichiarato inoltre l’impegno dell’azienda nella riduzione dei gas serra del 30% nei paesi industrializzati entro il 2020.

2. Sony Ericsson 6,9/10

Sony Ericsson si conferma al secondo posto (lo stesso dell’edizione precedente). È l’azienda che vanta il miglior punteggio per quanto riguarda i criteri chimici. Sony Ericsson ha messo al bando, non solo PVC e ritardanti di fiamma, ma anche antimonio, berillio e altre sostanze tossiche in tutti i modelli commercializzati a partire dal 2008. Non è ancora ottimale invece la gestione e il riciclo dei rifiuti. Sony Ericsson ha dichiarato l’intenzione di ridurre le proprie emissioni del 20% entro il 2015  e riferisce di utilizzare energia derivante da fonti rinnovabili per il 30%.

3. Philips 5,5/10

Philips ha guadagnato alcuni punti per aver lanciato la prima TV a tecnologia LED, senza PVC e ritardanti di fiamma a base di bromo. Si è inoltre impegnata ad eliminare le sostanze pericolose da tutti i nuovi modelli entro la fine del 2010. Ancora debole è invece la sua posizione per quanto riguarda la gestione dei rifiuti: non ha infatti esteso il programma di recupero dei vecchi prodotti ai Paesi in via di sviluppo e non dichiara alcun tasso di riciclo dei suoi articoli. Nel 2009 l’azienda ha ridotto le proprie emissioni di CO2 del 10% rispetto all’anno precedente e per il futuro prevede un taglio dei gas serra del 25% entro 2012.

4. HP 5.5/10

HP passa dall’ottava alla quarta posizione grazie alla commercializzazione di prodotti privi di PVC e di ritardanti di fiamma bromurati, e all’impegno di eliminare il berillio e i suoi composti entro luglio 2011. Recentemente inoltre ha lanciato sul mercato la prima stampante senza PVC. Anche HP non risulta particolarmente attiva sul piano della gestione dei rifiuti. L’azienda ha ottenuto la maggior parte dei punti sul piano energetico. Entro il 2013 ha l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di gas serra rispetto al 2005.

5. Samsung 5,3/10

Samsung sale dalla tredicesima alla quinta posizione. L’azienda ha iniziato a commercializzare articoli privi di PVC e ritardanti di fiamma e si posiziona piuttosto bene relativamente alla gestione dei propri rifiuti, con tassi di riciclo molto elevati. Perde un po’ di punti a causa del basso tasso di plastica riciclata utilizzata. E’ da segnalare inoltre che i carica batterie di Samsung sono molto efficienti da un punto di vista energetico, tanto da eccedere l’ultimo standard Energy Star.

6. Motorola 5,1/10

Motorola scende dalla quarta alla sesta posizione, a causa dell’ascesa di altre aziende. L’azienda ha adottato un programma volontario di ritiro e recupero dei vecchi articoli in 72 nazioni, contribuendo al recupero del 90% circa delle unità vendute a livello globale. Risulta ben posizionata sul piano dell’energia e ottiene il massimo punteggio sull’efficienza energetica dei suoi prodotti con i carica batterie che eccedono del 67% lo standard Energy Star v.2.0.

7. Panasonic 5.1/10

Panasonic conferma la sesta posizione e migliora il proprio punteggio. Ha varato un programma di recupero delle TV a fine vita nei Paesi in via di sviluppo e numerosi modelli commercializzati sono privi di PVC. Panasonic si posiziona bene sui criteri clima-energia mentre risulta piuttosto debole sull’adozione del principio di responsabilità del produttore. L’azienda sostiene il taglio delle emissioni di gas serra del 30% al 2020 e si impegna a certificare e ridurre le emissioni.

8. Sony 5,1/10

Sony commericalizza già numerosi prodotti in parte già privi di alcune sostanze nocive ma deve fare ulteriori progressi per produrre articoli completamente toxic-free. L’utilizzo di plastica riciclata è pari al 10% di tutte le plastiche usate nel 2008 e utilizza una quota di energia da fonti rinnovabili pari all’8% del totale impiegato. Sony dichiara di aver ottenuto una riduzione delle emissioni di gas serra del 17% dal 2000 al 2008 e ha l’obiettivo di ridurle del 30% entro il 2016 (rispetto ai livelli del 2001).

9. Apple 4,9/10

La società della mela morsicata ottiene lo stesso punteggio dell’edizione precedente ma scende dal quinto al nono posto. L’azienda è ben posizionata per quanto riguarda l’eliminazione delle sostanze pericolose dai prodotti. Tutti gli articoli sono privi di PVC e ritardanti di fiamma. Inoltre, nel 2008, Apple ha impiegato il 41,9 percento di plastica riciclata per i propri prodotti. Tra il 2006 e il 2007 Apple ha ridotto del 3 % le proprie emissioni di gas serra.

10. Dell 4.9/10

Dell rimane al decimo posto anche se è migliorata sul piano chimico e sulla gestione dei rifiuti. Continua a essere penalizzata di un punto per il dietrofront sull’impegno già assunto di eliminare le sostanze pericolose entro il 2009. L’obiettivo non è stato raggiunto ma posticipato alla fine del 2011. Si impegna inoltre a diminuire del 40% le proprie emissioni entro il 2015 (rispetto ai livelli emessi nel 2007) e ha fornito informazioni sulle emissioni di gas serra prodotte negli ultimi due anni.

11. Sharp 4,7/10

Sharp si posiziona abbastanza bene sull’eliminazione delle sostanze pericolose, che fissa al 2010, anche se purtroppo non sostiene apertamente il bando del PVC e di tutti i ritardanti di fiamma per tutti i suoi prodotti. Anche per quanto riguarda la gestione dei propri rifiuti l’azienda non è particolarmente attiva, fatta eccezione per gli USA. Si posiziona invece piuttosto bene sul piano energetico.

12. Acer 4,1/10

Acer sta lavorando per migliorare la direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances in electronics) verso un bando immediato del PVC e di tutti i ritardanti di fiamma a base di bromo e cloro. L’azienda ha inoltre dichiarato di eliminare PVC e ritardanti di fiamma da tutti i prodotti entro il 2011. Acer non si posiziona bene sulla gestione dei propri rifiuti elettronici e poco di più fa sul piano clima-energia, dove sostiene il taglio delle emissioni di gas serra nei paesi industrializzati del 30% entro il 2020 e del 50% entro il 2050.

13. Fujitsu 3,9/10

Fujitsu ha fissato l’obiettivo di riduzione dei gas serra del 6% entro il 2012, rispetto ai livelli del 1990 e ha già alcuni prodotti parzialmente privi di PVC. Si è impegnata inoltre ad eliminare dai PC alcuni ftalati, il PVC e un ritardante di fiamma entro il 2013.

14. Lenovo 3,5/10

Lenovo rimane penalizzata a causa del dietrofront sull’impegno a eliminare da tutti i suoi prodotti le sostanze pericolose entro il 2009. L’azienda ha però fatto dei grossi passi in avanti sul piano energetico.Per la gestione dei rifiuti elettronici, Lenovo offre programmi di ritiro e riciclo dei prodotti in disuso in 51 paesi, e dichiara un tasso di riciclo del 6,39% dei prodotti venduti nel 2001.

15. LG Electronics 3,5/10

L’azienda continua a perdere punti in seguito al ritardo sull’eliminazione delle sostanze pericolose, impegno che aveva assunto per il 2010. Solo i telefoni cellulari saranno privi di sostanze tossiche a partire dal 2011. TV, monitor e PC dovranno aspettare fino al 2012 e altri articoli domestici fino al 2014. Sul fronte clima-energia, LG sostiene il taglio obbligatorio delle emissioni di gas serra del 30% entro il 2020, e si è impegnata a ridurre le proprie emissioni del 10% entro il 2020 (rispetto ai livelli del 2008).

16. Toshiba 2,3/10

Toshiba scende dalla terza alla sedicesima posizione in seguito al dietrofront sull’impegno di mettere in commercio nuovi modelli privi di PVC e ritardanti di fiamma bromurati entro il 1 aprile 2010. L’azienda non ha riconosciuto né verso i suoi clienti né verso Greenpeace, tanto meno individuando una nuova scadenza entro cui bandire queste sostanze pericolose. Toshiba dimostra anche scarso impegno nel sostegno al principio di responsabilità del produttore e utilizza poca plastica riciclata. L’azienda acquista però gran parte del suo punteggio grazie all’efficienza energetica dei suoi articoli.

17. Microsoft 1,9/10

Microsoft ottiene una penalità per il dietrofront sulla promessa di eliminare i composti tossici da tutti i prodotti a marchio, entro la fine del 2010. L’azienda inoltre non ha ancora messo in commercio prodotti interamente privi di PVC e ritardanti. Sulla gestione dei rifiuti fornisce informazioni ai clienti sul programma di ritiro dei prodotti obsoleti. Microsoft sostiene la riduzione obbligatoria delle emissioni di gas serra e fornisce informazioni verificate sulle proprie emissioni.

18. Nintendo 1,8/10

Nintendo ha messo in commercio console con fili interni privi di PVC, ma non ha identificato una scadenza entro cui eliminare tale sostanza da tutti i suoi prodotti. Acquista punti sul piano clima-energia ma non ne guadagna per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. Inoltre, nonostante il sostegno alla riduzione di gas serra, le emissioni di Nintendo stanno continuando ad aumentare ogni anno.

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