Si è aperta da poco l’edizione numero 18 della Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul cambio climatico.
La scelta quest’anno è quella di rendere Cop18 un esempio di rispetto e sostegno ambientale, riducendo i costi e le emissioni di gas serra.
La città di Doha ha allestito il grandissimo centro congressi, il Qatar National Convention Center, come polo smart.
Data la portata dell’evento che vedrà confluire circa 17 mila delegati, è stato scelto di utilizzare il Paper smart service, ovvero verranno stampati solo i documenti strettamente necessari evitando così il consueto e poco eco-sostenibile spreco di carta.
Non mancano ovviamente alcune critiche verso questo tipo di scelta, alcuni infatti sostengono che alcuni documenti privati, come i dossier redatti a porte chiuse, con questo sistema potrebbero finire nella mani di tutti tramite il web.
Bisogna però evidenziare che questa scelta dovrebbe far risparmiare circa 2 milioni rispetto alle precedenti Cop.
In questo particolare clima non mancano le proteste: i primi a farsi sentire erano stati gli ambientalisti che non hanno condiviso la scelta di decretare come sede del meeting il Qatar, cuore del Golfo Persico, leader nella produzione di gas.
Altri cortei saranno organizzati per sabato prossimo, ma l’affluenza prevista non sarà altissima; le cause sono molte, sia per i prezzi per raggiungere Doha, sia per la distanza.
E’ però partita una mobilitazione mondiale su un noto social network, twitter, in modo da far partecipare ogni cittadino del Pianeta terra. Gli interessati dovranno seguire l’hashtag #climatelegacy, tra i sostenitori di questo movimento ci sarà la canadese Perla Hernandez, che, non potendo presenziare in Qatar, sponsorizza l’uso dei social network soprattutto per incentivare i giovani a partecipare.