Di solito, quando si dice commercio equo-solidale, la mente vola ai paesi del Sud del mondo. Ci vengono in mente il caffè, il cioccolato, magari il cotone.
E il Nord del mondo?! Di certo non resta a guardare, anzi. In Francia, ad esempio, Alter Eco – un colosso del commercio equo solidale – lancia una nuova gamma di prodotti locali (e quindi un equo-solidali) Nord-Nord: cereali e legumi provenienti da coltivazioni biologiche francesi potranno essere acquistate con marchio Alter Eco con CORAB – Coopérative Régionale d’Agriculture Biologique – di Saint Jean d’Angely in Charente Maritime.
E’ molto importante difendere un modello agricolo di “policoltura” che sia valido in tutto il mondo: al di là del prodotti in sè, dobbiamo tenere sempre presente che l’agro-ecologia dovrebbe (o meglio, potrebbe) applicarsi al Nord come al Sud del mondo.
E allora, Nord o Sud…che differenza fa?!
la differenza la fa il fatto che se uno compra commercio equo e solidale pensa che venga dal sud del mondo!
se uno usa questa dicitura per un prodotto del “nord”, trae in inganno
poi il commercio equo non è solo agricoltura, ci sono molti altri prodotti e quello che conta non è solo il rispetto dell’ambiente ma anche la tutela dei diritti dei lavoratori.
benvenga un commercio più giusto nord Nord ma chiamiamolo in un altro modo no?