Dal paesaggio al giardino. La biblioteca si tinge di verde.

Dal paesaggio al giardino. La biblioteca si tinge di verde.

Arriverà nelle librerie il 5 Marzo il nuovo libro di Anna Scaravella “Dal paesaggio al giardino”.

Il libro green svela un grande segreto al suo interno: come nasce un giardino.
La scrittrice già tempo fa, con “Creare un giardino” aveva spiegato come si costruisce il verde, in questo caso invece spiegherà come si origina il processo immaginativo e il cammino progettuale.

Attraverso questo lavoro Anna Scaravella ha deciso di raccontare quali elementi l’hanno indotta a compiere le scelte che hanno portato alla realizzazione dei suoi giardini.
Giardino dopo giardino, è emerso che anche il terreno più sconnesso ha una sua “predisposizione” ad un possibile destino di bellezza, un codice nascosto che basta saper decifrare.

Anche per chi crede quindi di non essere in grado di realizzare un angolo, anche piccolo, di verde c’è speranza se ci si pone obiettivi con occhi attenti e cuore appassionato, bisogna semplicemente essere consci che ci sono regole da seguire.

Il primo segreto che il libro svela è che solo guardando l’orizzonte ogni cosa appare. Il paesaggio aiuta a suggerire quello che può rendere il giardino un luogo felice: la luce, le stagioni, le piante intorno, la qualità del terreno e la storia che lo circonda.

il libro documenta un intero ventennio di dibattito e mutamento del verde costruito, mettendo in evidenza 13 esempi di giardini (dall’Umbria alla Lombardia, dalla Toscana all’Emilia, tra colline e pianure, laghi e montagne) capaci di cogliere una grande tradizione, quella italiana, nel passaggio tra modernità e contemporaneità.

I giardini non sono in semplice successione descrittiva ma ognuno è posto a rappresentare un tema e una sfida: dal restauro conservativo, al riuso, all’ecocompatibilità; dal paesaggio storico a quello urbano, dalla villa al palazzo di città; dal minimalismo al neo-romantico.

Il volume documenta per ogni intervento effettuato la situazione territoriale “prima” e “dopo”, a progetto finito, presenta inoltre una testimonianza fotografica di tutte le fasi di cantiere (i lavori, le difficoltà, gli artigiani, i vivaisti) e il dialogo con i committenti.

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