Fotovoltaico: la proposta di Gascom alle famiglie

Fotovoltaico: la proposta di Gascom alle famiglie

In un periodo di crisi, come quello che stiamo vivendo, le famiglie italiane stanno diventando sempre più consapevoli su come vivere meglio risparmiando e puntando sugli investimenti che a lungo termine diano non solo un risparmio ma anche un guadagno. Tutto ciò è possibile non dimenticando di aver cura dell’ambiente.

Ad esempio grazie ad un impianto fotovoltaico come il Kit Solar Visio proposto dall’azienda padovana Gascom s.p.a. in 25 anni una famiglia può guadagnare più di 9.000 euro risparmiati in energia che sommati agli importi relativi al contributo in conto scambio ed alla detrazione fiscale diventano più di 20.000 euro.

Una famiglia annualmente consuma dai 2000 ai 3000 kWh, se si tiene in conto che un impianto fotovoltaico ne produce dai 3500 ai 4000 questa famiglia potrebbe vivere ad impatto zero, azzerando la bolletta e godendo dei vantaggi economici previsti e proteggendo il pianeta.

Il gruppo Gascom è da sempre attento a investire nelle energie rinnovabili e propone prodotti per la casa e per il business che siano apprezzati anche per il risparmio sia energetico che economico in linea con i valori di trasparenza e chiarezza dell’azienda.

Uno di questi è Visio Trasparenza Gascom, un servizio che viene abbinato al Kit Solar Visio per chi aderisce anche alla fornitura di energia elettrica e gas. Tale contratto è trasparente, permette all’utente finale di comprendere il consumo e il suo reale fabbisogno attraverso una bolletta più chiara da leggere. In poche parole i clienti avranno una bolletta con espressi i kWh di energia e i Mc di gas utilizzati moltiplicati per il prezzo fisso e omnicomprensivo.

I vantaggi dell’installazione di un impianto fotovoltaico non sono solo quelli che derivano dalla produzione di energia, ma anche quelli relativi alla detrazione fiscale che resterà al 50% fino a fine 2013. È stato infatti approvato dal Governo il DI 63/2013 che mantiene la detrazione fiscale per le opere di ristrutturazione edilizia al 50% fino a fine 2013, senza scendere al 36% come si era ipotizzato.

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