Gli studenti della Bicocca scoprono le spugne naturali per lo stoccaggio del gas

Gli studenti della Bicocca scoprono le spugne naturali per lo stoccaggio del gas

E’ possibile ridurre una superficie di 5000 mq in un ridottissimo grammo di peso?

Per gli studenti dell‘Università milanese Bicocca guidati dal professor Piero Sozzani si può fare.
L’incredibile crazione è nata nell’ambito del progetto H2-Ecomat finanziato dalla Regione Lombardia e dall’Università attraverso l’uso di materiali di origine organica senza metalli pesanti ed è totalmente biodegradabile.

I materiali sintetici iperreticolati (MIR) e i Materiali porosi di origine biologica (MPOB), hanno la capacità di assorbire all’interno delle gallerie nanometriche diversi gas come l’idrogeno, il metano e l’anidride carbonica.

Queste vere e proprie spugne riescono quindi a trattenere la pressione riducendola, a parità di volume, da 30 a 80 atmosfere.

Questi materiali hanno infatti una porosità molto elevata poichè sono fatti di molteplici nanotubuli di dimensioni nanometriche che assorbono determinati gas tralasciandone altri quali azoto oppure ossigeno.

Il Prof. Sozzani ha orgogliosamente affermato che sarà finalmente possibile lo stoccaggio di gas a minori pressioni di esercizio (meno rischiose) evitando sconvenienti consumi elevati di energie.

Al momento sta iniziando la fase del trasferimento tecnologico alle aziende del settore dei trasporti pubblici e privati e della distribuzione di energia testimoniando ancora una volta le ottime capacità della ricerca italiana.

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