Sembra che ai consumatori interessino sempre più quei prodotti che hanno (o che si pensa abbiano) un basso impatto ambientale e che, quindi, li possano aiutare ad avere uno stile di vita sostenibile.
Le aziende non possono fare altro che adeguare la loro offerta al volere (eco) dei propri consumatori. Si sa, il cliente ha sempre ragione! Una volta soddisfatti i bisogni primari, dunque, i consumatori iniziano a prestare sempre maggiore attenzione ai marchi e al loro messaggio.
Ma come fare a leggere questo “messaggio” senza commettere errori di valutazione? L’etichettatura è uno dei principali strumenti dell’UE per aiutare i consumatori a fare scelte più sostenibili, anche se questo strumento appare efficace solo fino ad un certo punto. Nell’atto di acquisto, infatti, i consumatori sono per lo più guidati dalle emozioni e dalle abitudini nella scelta dei loro acquisti: è evidente, allora, che i sistemi di “etichettatura energetica” sono efficaci solo se il messaggio arriva all’utente finale.
Non è un punto di arrivo, è vero, ma è pur sempre un eco-inizio!