Il mercato del lavoro nel settore green in Italia è in una fase di cambiamento. Le offerte di lavoro non mancano, ma il trend sembra differire da quello che abbiamo avuto fino a poco tempo fa. Le richieste di lavoro da parte delle aziende italiane si stanno infatti concentrando sempre più verso profili molto qualificati. Vediamo le caratteristiche di queste figure professionali.
Innanzitutto i candidati del settore green presentano nel proprio curriculum almeno un’esperienza di lavoro all’estero ma allo stesso tempo conosce bene il territorio e l’ambiente nel quale andrebbe ad operare. La consapevolezza delle dinamiche locali permette all’esperto green trattative economiche più rapide e semplici per poter avviare progetti importanti.
“Locale” è quindi la parola d’ordine per il curriculum green attualmente più richiesto e comprende non solo la conoscenza approfondita del mercato di riferimento, ma anche la disponibilità di un network di relazioni nel territorio. Una referenza e la conoscenza di almeno una lingua straniera sono requisiti che vanno a tutto vantaggio durante il processo di selezione del personale.
Ma quali sono i motivi di questo spostamento delle richieste di lavoro verso profili altamente qualificati?
La causa risiede ovviamente nella crisi economica che sta generando una frammentazione del mercato del lavoro. Le aziende italiane non programmano più il loro futuro, ma il presente cercando di risolvere i problemi passati. «Gli imprenditori decidono sempre più frequentemente di non procedere con le assunzioni, aspettando momenti migliori; i candidati dal canto loro quando hanno l’opportunità di cambiare sono intimoriti dal periodo di prova» afferma Andrea Palanca, manager property & construction green business di Michael Page International, «questa dinamica comporta sempre più un rallentamento dei processi di selezione».
