In un momento in cui lo scenario economico rimane incerto ma cresce la sensibilità dei cittadini e delle aziende verso uno sviluppo sostenibile, c’è un ambito in cui il mercato del lavoro mostra ottimismo ed è quello delle occupazioni legate all’ambiente e alle energie rinnovabili. Secondo i dati di InfoJobs.it – la principale realtà italiana ed europea nel settore del recruiting online per numero di offerte di lavoro, traffico Internet e numero di CV in database – che nel 2009 ha lanciato Green Job – primo canale tematico dedicato alle offerte di lavoro nel settore della green economy, in collaborazione con TimeStars e Legambiente – la richiesta per questi profili è cresciuta costantemente negli ultimi 5 anni al ritmo di circa il 10% annuo, con un ulteriore accelerazione nel primo trimestre del 2014.
Guardando lo stivale, sono le regioni del Nord Italia quelle che registrano una maggiore richiesta di profili green con la Lombardia come capofila (28,3%), seguita da Veneto (14,7%) e Piemonte (10,5%). E se Lazio e Piemonte mostrano una percentuale significativa (10,5%), è la Puglia (2,1%) la prima regione del Sud Italia per offerte di impiego green mentre sono Molise (0,5%), Basilicata e Valle D’Aosta (0,7%) le aree che mostrano una minore necessità di queste professionalità.
A livello provinciale, Milano guida la classifica delle città con il 13,5%, seguita da Roma (8,8%%), Torino (4,8%), Padova (3,8%), Bologna e Vicenza (3,6%) mentre sono Pescara (1,7%), con Bari e Napoli (1,4%) le prime province delle regioni del centro sud che emergono per le richieste.
Quali sono quindi le categorie professionali per cui le aziende che operano in servizi o prodotti volti a migliorare la qualità della vita e dell’ambiente cercano più personale? La richiesta più ampia di posizioni “green” proviene dalle Vendite (34,8%), seguite da Operai, produzione, qualità (20,6%) e Ingegneria (15,2%). Da sole, queste tre tipologie professionali coprono oltre il 70% della richiesta complessiva del settore sul territorio nazionale. Più nello specifico, sono agente fotovoltaico, agente eolico, agente energie rinnovabili, energy manager e ingegnere ambientale i profili più ricercati in Italia per questo tipo di impieghi.
Una prima conseguenza del trend che vede l’ambito commerciale trainare l’intero settore è quella della tipologia di formazione richiesta. Il 45,5% delle offerte per professioni “green” è infatti destinato a persone in possesso del Diploma di Maturità mentre nel 13% dei casi non è richiesto uno specifico titolo di studio perché sono le stesse aziende ad occuparsi direttamente dei percorsi formativi specifici da erogare ai propri collaboratori, una volta selezionati. Per quanto riguarda invece i profili più specializzati, troviamo un 18,7% per cui è richiesta la laurea breve e un 10,7% per cui si richiede una laurea specialistica di 4-5 anni.
Il tipo di esperienza acquisita sul campo rappresenta invece un aspetto importante per il datore di lavoro considerato che quasi il 70% delle aziende richiede per le proprie posizioni aperte dei profili che abbiano alle spalle da 1 a 5 anni di esperienza lavorativa. E tra queste, le richieste per coloro che sono senza esperienza o solo con 1 o 2 anni, rappresentano circa il 30% delle offerte totali. Una buona notizia per i giovani: il settore green cresce e apre nuove opportunità di trovare un impiego qualificato.
Inoltre, come emerge da Jobs In Progress, il rapporto sul mercato del lavoro in Italia redatto da InfoJobs.it, nel 2013 quello dell’“Energia rinnovabile e ambiente” è uno dei principali settori da cui sono pervenute offerte di lavoro, con il 2,1% del totale analizzato. Per quanto lontano dai settori IT e Telecomunicazioni, leader rispettivamente con il 26% e 24% delle offerte, il dato rappresenta comunque un risultato incoraggiante per un settore in crescita.