Underground Power, l’energia elettrica viene anche dalle auto in movimento! Cresce – fortunatamente – il numero di aree urbane dove si impone il limite del 30 km orari e si utilizzano dossi per ridurre la velocità delle automobili. Da oggi – codice stradale a parte – questi espedienti non saranno più gli unici mezzi in grado di rendere più sicure le strade per ciclisti e pedoni, ma potranno diventare addirittura veri e propri serbatoi energetici.
Ma come si potrà fare? Semplice, grazie al progetto di Underground Power (UP), una start up 100% italiana che ha ideato un sistema in grado di catturare l’energia cinetica delle auto in movimento e trasformarla in energia elettrica che può essere immessa sulla rete nazionale.
In particolare, i dossi proposti da Underground Power – ideati in diverse misure e tipologie – possono arrivare a raccogliere, ovviamente se posizionati strategicamente in strade urbane mediamente trafficate, fino a 100.000 Kwh annuali, l’equivalente necessario a soddisfare il fabbisogno di quaranta abitazioni.
Le prospettive, tuttavia, potrebbero essere ancora più interessanti ed utili. Se posizionati in corrispondenza dei caselli autostradali, infatti, i dossi sarebbero in grado di catturare una quantità molto maggiore di energia cinetica e riuscire così a immettere sulla rete nazionale fino a 6.300.000 Kwh all’anno.
Il tutto, ovviamente, senza inquinare e senza alterare il paesaggio! La fattibilità tecnica, tra l’altro, è garantita dalla partnership scientifica con il Politecnico di Milano.
Il lancio vero e proprio dell’azienda è avvenuto lo scorso aprile, ma già nel 2010 UP ha vinto il concorso sulle startup organizzato dal Comune di Monza e il Premio Impresa Innovazione D2T Start Cup del Trentino Alto Adige. Nel 2011, inoltre, il progetto si è ulteriormente consolidato : UP ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile/INNOVAZIONE ed è stata selezionata da Intesa SanPaolo tra le startup italiane più innovative dell’anno.
Sono molto – ed importantissime – le applicazioni future di una tecnologia simile: il sistema Lybra di Underground Power può infatti essere adottato nel settore pubblico, ma anche in quello privato. Con questo sistema sarà possibile ridurre lo “spreco di energia” e l’impatto ambientale provocati dall’uso diffuso dell’auto e del trasporto su gomma in Italia.