Responsabilità diretta del Ministro dell’Ambiente nella nomina dei Presidenti senza l’intesa con le Regioni, nuove procedure per la selezione dei direttori attraverso concorso per titoli e decisione collegiale del Consiglio direttivo dell’Ente Parco, rappresentanza diretta dei Componenti la Comunità del Parco nel Consiglio Direttivo per una maggiore responsabilità del Sindaci e decisori locali, meno burocrazia nell’azione di vigilanza del Ministero dell’Ambiente sui singoli atti amministrativi degli Enti Parco. Questi in sintesi gli effetti delle misure previste dall’articolo 1 del Collegato Ambiente alla Legge di Stabilità,che prevede misure per la semplificazione della governance degli Enti gestori dei Parchi Nazionali.
Provvedimenti che le maggiori Associazioni ambientaliste, CTS, FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Pronatura, Touring Club Italiano e WWF Italia, considerano positivi e migliorativi dell’attuale organizzazione e gestione degli enti parco ed auspicano per questo una rapida approvazione da parte del Parlamento che dovrà discutere nelle prossime settimane il provvedimento. Complessivamente i provvedimenti inseriti nel collegato ambientale assicurano maggiore stabilità alla gestione degli Enti parco nel rispetto della prevalenza degli interessi nazionali generali.
Se la valutazione è positiva nel merito le otto associazioni criticano però il metodo, ritenendo non condivisibile la sistematica modifica della Legge quadro sulle aree naturali protette a colpi di decreti ed atti legislativi estemporanei.
Solo pochi mesi fa in applicazione dei provvedimenti per il taglio della spesa pubblica e la semplificazione dei consigli di amministrazione degli Enti vigilati dal Ministero dell’Ambiente è già stato ridefinito il Decreto del Presidente della Repubblica n.73 l’assetto dei Consigli direttivi degli Enti Parco, la norma presente nel collegato ambientale completa e perfeziona questa piccola riforma della Legge 394/91.
Gravissimo invece l’inserimento in un articolo dedicato essenzialmente al trasferimento di competenze sul trasporto pubblico locale nel maxi emendamento del Governo alla Legge di Stabilità del provvedimento di riorganizzazione del Parco Nazionale dello Stelvio, con la sua trasformazione di fatto in un Parco interregionale.
Tutto questo avviene al di fuori di quell’auspicato processo di valutazione dello stato di attuazione della Legge quadro e conseguente riforma organica e complessiva della norma. Lo stesso difetto che CTS, FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Pronatura, Touring Club Italiano e WWF Italia, attribuiscono alle diverse proposte di Legge di riforma della Legge quadro sulle aree naturali protette in discussione sia al Senato che alla Camera. Le otto Associazioni chiedono al Parlamento di favorire le condizioni per un ampio confronto con tutte le parti interessate sul rilancio del ruolo dei parchi e delle riserve naturali.