La Bicocca “green” aiuta l’ambiente e gli studenti

La Bicocca “green” aiuta l’ambiente e gli studenti

L’università milanese Bicocca pensa ai suoi studenti sia per garantire un ambiente più sano e green sia per aumentare i vantaggi agli iscritti anche in termini di studio e didattica.

Con un investimento di 90 mila euro la Bicocca vuole suddividere accuratamente la sua ricerca per garantire il risparmio di energia maggiore possibile in circa due anni.

Partendo dal polo U7 si arriverà a monitorare ed analizzare ognuno dei 25 edifici del campus senza trascurare nessuna delle 192 aule didattiche e nessuno dei 600 laboratori di ricerca suddivisi tra Milano e Monza.

Il direttore amministrativo della prestigiosa Università Candeloro Bellantoni è già molto orgoglioso dei primi risultati ottenuti; solo un così preciso monitoraggio costante ha permesso di capire quanto si sottostimi lo spreco energetico di attività come la ventilazione delle aule, principale causa di emissioni di CO2 (ben il 37%), o dalle infrastrutture di ricerca.

Anche riscaldamento e illuminazione superano il 10% nei consumi di anidride carbonica e solo una conoscenza così dettagliata del problema può aiutare a risolverlo.

Visti gli ottimi risultati raggiunti dall’analisi del campus U7, il centro Polaris della Bicocca, che fa capo a Marina Camatini, estenderà la ricerca dopo aver identificato gli obiettivi di riduzione in modo da concentrare le energie su ciò che realmente serve.

La presidentessa Polaris Camatini ha sottolineato come già la base da cui si parte in Bicocca sia buona: nel campus si spazia dal bike sharing al teleriscaldamento e primo obiettivo della lista è sensibilizzare gli studenti al recupero dei rifiuti e alla raccolta differenziata.

Grazie a questa tutela dell’ambiente gli studenti, oltre a vivere in un ambiente green, potranno usufruire di nuove e migliori borse di studio, programmi di studio all’estero , miglior didattica e quant’altro.

La riduzione di Co2 stimata, nel corso del progetto potrebbe fruttare un risparmio di circa 500 mila euro, anche grazie a possibili istallazioni di pannelli solari e telecontrollo in remoto.

Tra le ipotesi più grandi e innovative c’è l’ipotesi, annunciata dal direttore Bellantoni, di installare pompe di calore per prendere l’acqua direttamente dalla falda.

L’Università Bicocca vuole, e sta riuscendo, a dimostrare che l’habitat green porta miglioramenti alla salute ed al portafoglio, nonché, nel caso specifico, maggiori possibilità a ciascuno studente.

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