Api Spa, azienda di Mussolente (VI) con oltre mezzo secolo di successi nella lavorazione dei TPE (elastomeri termoplastici) e dei TPU (poliuretani termoplastici), da 5 anni ha aperto e sviluppato un importante progetto per lo studio e la messa a punto delle bioplastiche. In particolare ha concentrato la ricerca sulla biodegradabilità, caratteristica che contraddistingue tutti i materiali della famiglia Apinat.
Lorenzo Brunetti, direttore commerciale e vice presidente di Api Spa, commenta: “Siamo entrati nel settore delle bioplastiche con la cautela e la serietà che contraddistinguono il nostro stile e per il rispetto che un argomento come la sostenibilità ambientale impone a tutti gli attori che operano in questo settore. Ritengo importante un’azione coesa di tutte le aziende e delle associazioni che le rappresentano, degli enti locali e del legislatore, per far crescere un settore nel quale l’Italia rappresenta un apripista d’eccellenza. La storia delle bioplastiche è un lungo libro del quale si è appena abbozzata l’introduzione. In Api siamo certi che nel futuro delle materie plastiche i materiali bio si ritaglieranno un ruolo molto importante.”
Dopo aver messo a punto formulazioni Apinat adatte per lo stampaggio ad iniezione, l’estrusione di tubi e profili, gradi morbidi e rigidi, oggi vengono presentate le formulazioni Apinat adatte per il film da imballaggio. Le tecnologie di trasformazione sono l’estrusione in bolla e la calandratura. Con le nuove formulazioni di Apinat si possono ottenere film adatti alla realizzazione di buste in plastica (shoppers) biodegradabili in condizioni di compostaggio controllate in conformità con la normativa europea EN13432 ed alle disposizioni normative Italiane.
I vantaggi che vengono immediatamente riconosciuti a queste innovative formulazioni Apinat sono:
– la tenacità del materiale, che rende il sacchetto resistente, anche nel trasporto di articoli che presentano spigoli che possono lacerare il film;
– la totale assenza di odori sgradevoli: nelle formulazioni Apinat sono stati eliminati gli ingredienti che provocano i cattivi odori;
– le ottime caratteristiche di Apinat consentono di ridurre gli spessori del film, con molteplici vantaggi: da un lato il risparmio economico nell’acquisto del materiale, dall’altro un minore impatto sull’ambiente poiché minori spessori si traducono in minor tempo per completare il processo di biodegradazione.
La proposta Apinat è quindi vantaggiosa per il contenimento dei costi, per le caratteristiche meccaniche, per le caratteristiche organolettiche (l’assenza di odori) e per la sostenibilità ecologica.
Apinat è la risposta alle critiche mosse da Unionchimica contro i prodotti biodegradabili: “…per caratteristiche meccaniche (l’estrema fragilità) ed organolettiche (la percezione olfattiva sgradevole), sono molto difficilmente impiegabili da taluni settori, soprattutto nella piccola distribuzione; basti pensare al mercato dell’abbigliamento e dei tessuti, alle ferramenta o a quello dei casalinghi” (Delio Dalola, presidente Unionchimica).