Le bottigliette di plastica hanno i giorni contati! Arriva anche in Italia l’Anti-Bottle Vapur, una innovativa e comoda borraccia pieghevole.
L’Anti-Bottle flessibile è leggera e può essere comodamente trasportata all’interno di zaini o borsette, limitando al minimo lo spazio e il peso.
È dotata di un moschettone che consente sia di agganciarla alla cintura o alla borsa, sia di richiuderla quando è vuota e ripiegata su se stessa e può essere messa comodamente in frigo e pulita in lavastoviglie.
La resistenza è garantita dalla struttura a triplo strato di nylon e polietilene e la borraccia inoltre è BPA-free, ovvero non contiene il Bisfenolo A, dannoso per la salute e presente nella maggior parte dei prodotti in plastica.
L’idea Vapur nasce in California da tre appassionati dell’outdoor che hanno deciso di dare una risposta ad una coscienza collettiva sempre più sensibile agli sprechi eccessivi e agli effetti negativi della plastica.
Ogni anno, infatti, vengono consumate nel mondo circa 200 miliardi di bottiglie d’acqua.
Di queste solo il 12% viene riciclato, lasciando così 176 miliardi di bottiglie di plastica gettate nelle discariche o galleggianti negli oceani. Ma la cosa sorprendente è che il 24% delle bottiglie presenti sul mercato sono semplicemente riempite con acqua di rubinetto e vendute ad un prezzo superiore da 240 a 10000 volte rispetto al costo dell’acqua domestica.
L’Italia è il terzo Paese per consumo pro-capite di bottiglie di plastica, dopo Arabia Saudita e Messico (Stati con gravi difficoltà idriche). La produzione e il trasporto della plastica hanno costi economici e ambientali di rilievo assoluto: per produrre 1 kg di plastica (circa 30 bottiglie) servono 2 kg di petrolio e 17 litri d’acqua, a cui vanno aggiunte le conseguenze prodotte dalle migliaia di camion che percorrono strade e autostrade.
Mentre una bottiglia d’acqua usa-e-getta viene per definizione buttata via dopo l’utilizzo, l’Anti-Bottle Vapur ha una vita media di tre anni e può essere usata tutti i giorni, riducendo al minimo lo spreco e l’inquinamento.