La lotta all’inquinamento passa (anche) attraverso le spedizioni

La lotta all’inquinamento passa (anche) attraverso le spedizioni

Quando la “lotta all’inquinamento” entra in azienda, sconvolge tutti i reparti. Proprio tutti. Non è da meno, dunque, anche il reparto spedizioni, spesso “colpevole” di grandi (ed inutili) sprechi.

Sono molte le aziende eco-attente che hanno ridisegnato e/o ridotto il packaging dei loro prodotti, massimizzando – al contempo – l’utilizzo dello spazio all’interno dei propri mezzi di trasporto.

Conclusione? Hanno ridotto sensibilmente il consumo di carburante, i costi medi per singola spedizione, i tempi di consegna, dei km percorsi e, ovviamente, il livello delle emissioni di Co2.

Non volete essere da meno? Molto bene, ecco qualche consiglio che si rivelerà molto utile nella lotta agli sprechi e all’inquinamento.

1. Razionalizzare il packaging e gli imballaggi dei prodotti, eliminando – per quanto possibile – tutti gli elementi non necessari;

2. Eliminare il superfluo all’interno della confezione: chi legge i voluminosissimi e lunghissimi libretti di istruzioni?!

3. Prediligere confezioni ed imballi riciclabili e – non meno importante – riutilizzabili;

4. Utilizzare software specifici per l’ottimizzazione dei piani di carico, gestendo in maniera ottimale il carico di un automezzo e cercare – per quanto possibile – di raggruppare le consegne;

5. Limitare i cosiddetti “viaggi a vuoto” (ossia quelli senza carico). Uno dei modi più diffusi – soprattutto in America – per ridurre i chilometri percorsi senza carico è quello di utilizzare delle “borse carichi”. Tutte le aziende che decideranno di aderire a questo “progetto di condivisione” metteranno a disposizione i loro mezzi che potranno essere “riempiti” da carichi altrui, limitando sensibilmente il numero dei viaggi “a vuoto”.

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