Di solito – almeno fino ad oggi – più si parla al cellulare, più la batteria si consuma. Fino ad oggi, appunto. Un gruppo di esperti ha sviluppato una nuova tecnica per trasformare il suono della voce in energia elettrica, consentendo all’apparecchio di rimanere “acceso” mentre stiamo effettuando una conversazione.
Il suono esiste da sempre nella nostra vita quotidiana e negli ambienti, ma è quasi sempre stato trascurato come fonte di energia: questo aspetto ha convinto un gruppo di ricercatori a realizzare un progetto che prevedesse la produzione di energia a partire dal suono quindi dalla parola, dalla musica o dai rumori, convertibili in energia elettrica.
Lo sviluppo di dispositivi con tale tecnologia avrebbe l’ulteriore vantaggio di ridurre i livelli di rumore nelle vicinanze, ad esempio, di autostrade, perché in grado di assorbire l’energia sonora dei veicoli.
Fino ad ora, il prototipo è stato in grado di convertire il suono di circa 100 decibel – più o meno il rumore del traffico – per la generazione di 50 millivolt di energia elettrica, quantità sicuramente non sufficiente per caricare completamente la batteria di un cellulare.
Che dire, un suono carico di energia!