L’Unione Europea punta all’eco-innovazione

L’Unione Europea punta all’eco-innovazione

I 42 progetti di eco-innovazione – selezionati tra le oltre 287 proposte giunte sul tavolo dei responsabili del programma per la competitività e l’innovazione (Cip) 2010 – stanno per ricevere i 35 milioni di euro complessivi messi a disposizione dall’Europa, che aveva garantito alle aziende proponenti sovvenzioni per coprire fino al 50% dei costi.

I fondi Cip sostengono tutte le aziende offrono prodotti e servizi che garantiscano un minor utilizzo di risorse naturali, producano meno rifiuti, meno emissioni e meno agenti inquinanti.

E’ importante dire che l’Italia figura come il secondo Stato europeo per quantità di proposte presentate per la valutazione e partecipa per 1/7 al totale dei progetti ritenuti validi.

A livello europeo hanno ottenuto il finanziamento i progetti più disparati, dal metodo non invasivo per riparare le perdite delle condutture idriche ai pannelli interni biodegradabili in grado di ridurre del 15% il peso di un aeromobile, fino ad un processo di fermentazione che consente il recupero di CO2 nei birrifici.

Un piccolo, ma importante passo, verso l‘eco-nomia.

 

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