Nuova Direttiva sui RAEE, il punto di vista di Consorzio ReMedia

Nuova Direttiva sui RAEE, il punto di vista di Consorzio ReMedia

E’ stata pubblicata nei giorni scorsi (il 24 luglio per l’esattezza), sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, la nuova Direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (del 4 luglio 2012) sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

La Direttiva, che introduce nuove disposizioni per il miglioramento della raccolta, del riutilizzo e del riciclaggio dei RAEE in modo da contribuire alla riduzione dei rifiuti e l’uso efficiente delle risorse, entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Nuovi ambiziosi obiettivi:

– Ampliamento del campo di applicazione della normativa includendo nella direttiva i pannelli fotovoltaici, le apparecchiature contenenti sostanze che impoveriscono lo strato di ozono e lampade fluorescenti contenenti mercurio, che dovranno essere raccolti separatamente e trattati in maniera adeguata sei anni dopo l’entrata in vigore del presente legislazione.

– Target di raccolta annuali del 45% delle apparecchiature immesse sul mercato dopo 4 anni dall’entrata in vigore della normativa, che salgono al 65% nei 3 anni successivi.

– Limitazione delle esportazioni illegali di RAEE provenienti dall’Unione europea.

– Miglioramento delle prestazioni ambientali di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo di vita delle AEE (ad esempio produttori, distributori e consumatori).

– impulso al design for disassembling, ovvero alla progettazione e produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche che potranno facilitare la sua riparazione, l’aggiornamento, il reimpiego e il riciclo.

“Oggi è stato fatto un altro passo avanti per rendere più efficiente il sistema di recupero e riciclo dei RAEE”, dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia. “Nella stesura finale la nuova direttiva apporta alcune novità rilevanti, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi di raccolta. Tra quattro anni, infatti, in Italia dovremo raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato, target che sale al 65% calcolato sui tre anni precedenti o in alternativa l’85% sul totale dei RAEE generati dalle famiglie italiane. Inoltre, la normativa suggerisce modalità più efficaci e semplificate per consentire al consumatore di avvalersi delle strutture della distribuzione al fine di consegnare le vecchie apparecchiature di piccole dimensioni. Ci auguriamo che, partendo da quanto è già stato fatto oggi, queste innovazioni siano di forte impulso per dare una svolta decisiva alla raccolta e al riciclo dei rifiuti tecnologici in Italia. Ritengo che i nuovi, importanti obiettivi siano alla portata del nostro Paese ma sarà necessario lavorare in modo sinergico con tutti i principali soggetti della filiera RAEE”.

Proprio la Direttiva Europea è oggetto della ricerca del Consorzio “Evoluzione dei flussi e dell’assetto strategico del sistema nazionale” che verrà presentata in anteprima al convegno di Symbola – Fondazione per le qualità italiane – il prossimo 2 ottobre a Roma. Nell’incontro nazionale al quale parteciperanno i decisori politici e i protagonisti della filiera dei RAEE, oltre che i rappresentanti del mondo ambientalista, verranno presentate e approfondite le opportunità di sviluppo del sistema di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici.

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